lunedì 27 maggio 2019

IL PARTITO POLITICO PIÙ FORTE D’ITALIA? L’OPINIONE PUBBLICA



L’esito delle elezioni europee lo ha dimostrato. Esiste nel corpo elettorale attivo (quelli cioè che vanno a votare), in misura del venti per cento, una massa che vota non per appartenenza, ma per convenienza, anzi, per “contingenza”, secondo il momento, l'istinto o anche l'affezione transitoria.
Se ne sono avvantaggiati (e ne hanno fatto le spese) Forza Italia, l'Italia dei Valori, lo stesso Partito Democratico, i Cinque Stelle, sino ad arrivare alla Lega.
Tutto l'arco politico costituzionale ha prima o poi fatto i conti con questa di massa di elettori, e non chiamateli "indecisi". Sarebbe da ingenui o, peggio, da stupidi.
Il partito dell’opinione, disilluso da ideologie e/o appartenenze di tessera, vota secondo l’analisi del momento, guarda in faccia chi meglio può incarnare lo status della coscienza collettiva.
In questo momento storico, l’immigrazione, la sicurezza, la precarietà economica, il mancato sviluppo, i no ai cantieri, l'assenza di una politica di investimenti, la paura di una Europa matrigna hanno eviscerato il ventre politico degli italiani.

Messi di lato i Cinque Stelle, vittime delle loro stesse false promesse-utopie, archiviato il diktat berlusconiano dell’anticomunismo istituzionale, gli italiani hanno mostrato sopratutto interesse verso il decisionismo, verso la sicurezza, verso un Salvini che non ha avuto paura di scontrarsi contro chicchessia, sfidando leggi e pregiudizi con le sue convinzioni e con la promessa di un cambiamento “per gli italiani” che arrivi sino a Bruxelles.
Il tempo sarà giusto giudice. Ma è chiaro, ed i fatti lo dimostrano, che il partito dell’opinione non dimentica. Sa attendere, ed – al momento giusto – premierà o punirà gli illusionisti del consenso facile, abbattendo con la scure a due cifre, il profitto elettorale.
Si potrà tacciare di qualunquismo la massa degli opinionisti, ma non è così. Chiedono, e a giusto titolo, che chi si è impegnato mantenga la parola. E le bugie elettorali hanno sempre le gambe corte, dato che sempre più gli italiani hanno la digestione difficile e sono intolleranti alle chiacchiere ad alto tasso di minchionaggine. Ciò tanto più che le maschere ideologiche sono cadute e l’alibi del “non è colpa nostra” non regge più.
Gli italiani, da tempo, vogliono una classe politica affidabile, capace, coerente ed il più possibile onesta.
Ma, forse, chiedono troppo.
By Michele Barbera

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