venerdì 9 novembre 2012

ISTITUITA LA FESTA DEL 17 MARZO: GIORNO DELL’UNITA’ NAZIONALE, DELLA COSTITUZIONE, DELL’INNO E DELLA BANDIERA



Fa bene, ogni tanto, occuparsi di qualcosa che fa intravedere un lumicino di speranza nel buio del degrado politico nazionale.
Il Senato ha approvato il ddl che ha istituto la festa del 17 Marzo.
Un colpo d’ala della politica che invita al rispetto delle istituzioni, della nostra storia, e – perché no – al tanto bistrattato patriottismo.
Essere italiani significa anche questo: riconoscersi in valori, idee, simboli, canti, consacrati sull’altare dei sacrifici dei nostri partigiani, dei nostri eroi risorgimentali, delle nostre grandi figure politiche, dei ragazzi che in questo momento difendono i valori propugnati dall’Italia nelle lontane terre del Medio Oriente e dell’Asia centrale.
Un pensiero va anche ai due marò ingiustamente detenuti in India.
L’Italia è stato ed è un paese forte. Grazie agli Italiani.
Ed è giusto che le nuove generazioni apprezzino, con lo studio ed il dovuto rispetto, i valori ed i simboli su cui si fonda la nostra Patria.
L’inno di Mameli non è solo una canzonetta da cantare allo stadio quando la Nazionale fa gol.
I suoi versi trasudano il sangue di millenni di lotte, di giovani morti, di vite offerte nelle trincee per unire la nostra Penisola e per liberarla dal giogo e dal dominio straniero.
Condivido appieno l’istituzione di questa Festa Nazionale ed invito tutti a celebrarla con l’attenzione e, scusate, la devozione che richiede.
Non sarà la polemica sterile di qualche groppuscolo pseudo-politico, inutile, vacuo ed antipatriottico, ad offuscare la gloria della nostra storia. Si ricordino, questi vermiciattoli della politica, che se loro, con le loro idee balzane possono sedere in un Parlamento e dare sfogo alle loro cretinerie antipatriottiche, rubando e mangiando nello stesso piatto dove sputano, lo possono fare perché si trovano in un Paese libero e democratico.
Si ricordino costoro della grande lezione di Voltaire: “Non condivido le tue idee, ma mi batterò sino alla morte affinché tu le possa esprimere”: il sacrificio dei nostri eroi di ieri e di oggi serve anche e soprattutto a salvaguardare la libertà, oltre che nostra, anche di costoro.
W L’Italia.
By M.