sabato 28 marzo 2020

IL PIACERE DI LEGGERE: ARRÈRI Ô SCURU, Dietro al buio, poesie di José Russotti


"Ma a notti è fatta suru di sirenzi,
unni mi peddu e mi cunfunnu
intra stu mancanti i nenti
iapru ‘u cori e mi lassu iri".

(ma la notte è fatta solo di silenzi,
dove mi perdo e mi confondo
dentro questo vuoto di nulla
apro il cuore e mi lascio andare). (da Arrèri ô scuru)

José Russotti, il cui estro poetico è già ben noto ai nostri lettori, ci ha donato con la sua nuova silloge “Arrèri ô scuru” (Controluna Ed., 2019) un emozionante dualismo poetico, in cui lingua italiana e dialetto mavvaggnotu si incontrano in modo simbiotico e rendono trepidante omaggio a quelle emozioni che il critico definì “scissioni dell’animo”, ovvero pure e nude verità emozionali.
José, da assoluto cantore dell’anima siciliana e poeta celebrativo della “bella lingua”,  è riuscito a sanare il mortificante dualismo dialetto-traduzione, esaltando la musicalità poetica di entrambi i registri linguistici, talché la silloge è godibilissima nelle due anime interne che si specchiano l’una nell'altra.
La silloge è afflato di silenzi e grida che animano illusioni di vuoto e nulla, ma anche germinazioni di sentimenti caldi e passionali, ritratti impressionistici e calde emozioni a volte devastanti, come la lava della Muntagna  che scorre, linfa vitale e nascosta, tra i versi dei fogghi mavvagnoti di José.
José Russotti
Tenero e struggente è il messaggio di Senzio Mazza, che apre la silloge, monito ed insieme testamento spirituale a José Russotti, illuminante più di mille ed acute recensioni. Senzio, poeta dialettale finissimo, ma anche vecchiu chi bramia, depositario di una tradizione letteraria secolare, esprime in modo semplice ma efficace il timore che la “santa palora siculana” vada perduta. L’animo dell’anziano poeta si rallegra leggendo i versi di José, mùsica e meli, per tutti coloro che vivono ‘mpettu la Muntagna. Il tempo diventa così, un inutile diaframma di fronte all’eternità dell’arte poetica, tradizione e patrimonio spirituale, ed allo stesso tempo, luogo immaginifico che frantuma la caducità dell’essere umano. Un messaggio generazionale forte, dall’alto valore simbolico. Parafrasando Pascal, nell'esortazione a José la poesia, eredità spirituale, amplifica così tanto le emozioni “che facciamo dell’eternità un niente e del niente un’eternità”.
“Vuoto di nulla” che apre il cuore e lascia il poeta “nudo e solo” su un tappeto di pensieri. José non si nasconde dietro i versi, gioca a dadi col destino, diventa funambolo del desiderio, sospeso nel buio.  
Il dialetto scolpisce i versi nel legno vivo e duro, impregnando le liriche di antinomie e di ossimori: sfugge la dimensione del reale, la poesia irride l'illusione di vivere, ma celebra anche l’ansia del puro, la “fini d’ogni cosa” nelle “dumanni senza risposti”.
Nelle liriche della silloge, la dimensione onirica ed ineffabile del sentimento poetico si scontra con la salda concretezza di un’esistenza viscerale, scevra di ipocrisie, fiorita “in un pugno di sole con attorno il mare”. Inevitabile il richiamo a Malvagna, alle pendici della Montagna, al paesaggio solare, al fuoco che brucia, alla civiltà che ha radici ataviche, ai legami familiari forti, saldi, certi, da meritare il totale ed “eterno abbandono”.
Spesso l’uso del dialetto implica un genetico e funzionale policentrismo radicale: geografico, storico, antropologico, dove l’idioma localizzato diventa semeiotica isolazionista, comunicazione iniziatica, fatta non solo di parole, ma di simboli, di segni, di sfumature. José Russotti spezza il localismo verbale, gioca con i fonemi nel duplice registro compositivo e ne fa veicolo di messaggi empatici, universali, densi di atmosfera dominante, in cui ogni antagonismo idiomatico si arena sulle sponde del canone poetico.
La densità dell’ispirazione poetica è pari al suo pluralismo: le relazioni affettive, l’intimismo arcaico, la sensibilità verso la Sicilia, alma mater, sin’anche la passione politica che trasmuta in rivendicazione sociale, le voci che “si chiamanu” dei migranti in mare, tutto diventa metafora di quel sentimento “vivu e dannatu” che agita l’animo del poeta che affronta, solo e nudo, i contrasti e gli affanni della vita terrena.  
Quasi in una  rilettura del dubbio esistenziale che riecheggia i sepolcri foscoliani, anche la morte, specie quella  solitaria, nascosta,  non confortata dal pianto, diventa occasione di angoscia: “si moriri è tintu e nun duna abbentu / ancora chiù tintu è moriri a mmucciuni”. Il tremito della speranza, che fugge i morti, è amplificato dallo “spleen” (è José che così trasla “cassariamentu”) della insoddisfazione al vivere, della sofferenza che travaglia l’uomo.
Il sentimento dominante, la cifra originale di José, è, così, l’ “ansia del puro”, il tormento dell’innocenza, a cui solo la poesia, vera catarsi dell’anima, può trovare rimedio. Nell’amore verso chi ama, nell’amicizia, nell'afflato degli ideali, nella natura che non inganna, nei rimpianti dell’essere bambino, José ritrova orizzonti di silenzio, dove si placa ogni tensione emotiva e si rasserena l’inquietudine.
Ci piace chiudere la lettura delle poesie di José con la doverosa citazione di “Suri d’austu”, Sole d’agosto, dove il montaliano meriggiare pallido ed assorto si veste di sembianze umane, un dialogo che diventa idillio di emozioni solari, nel canto delle cicale, tra i rami di un umile albicocco, a cui “u ma cori si ttacca e si ruspigghia all’umiri lampu di fidi”. Un umile barlume di fede, un rischiarare di speranza, che diventa liricità d’immensa eco ungarettiana, uno sbirciare l'infinito al di là della siepe cara a Leopardi, una metafora naturalistica che invita a guardare con fiducia al domani, al di là del buio, arrèri ô scuru.
By Michele Barbera 

venerdì 27 marzo 2020

lunedì 23 marzo 2020

CORONAVIRUS/3: L'AUTOCERTIFICAZIONE del 23/03/2020

Eccovi l'autocertificazione per la circolazione sia a piedi che in macchina. L'autocertificazione è stata redatta secondo il modello Governativo e secondo le indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 23/03/2020.
L'autocertificazione è scaricabile, basta cliccarci sopra e poi eseguire il download con "salva immagine" o stampare.
Naturalmente, la raccomandazione principale è state a casa.
Saluti, Michele

domenica 8 marzo 2020

CORONAVIRUS/2: SINTOMI



1. Quali sono i sintomi di una persona con COVID-19?
I sintomi più comuni di contagio sono febbre, stanchezza e tosse secca. Alcuni pazienti possono presentare indolenzimento e dolori muscolari, congestione nasale, naso che cola, mal di gola o diarrea. Questi sintomi sono generalmente lievi e iniziano gradualmente. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
2. Quanto è pericoloso il nuovo virus?
Alcune persone si infettano ma non sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi e a inizio lento. La maggior parte delle persone (circa l'80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 su 6 persone con COVID-19 si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie.
3. Quali sono le persone più a rischio di presentare forme gravi di malattia?
Le persone anziane e quelle con patologie sottostanti, quali ipertensione, problemi cardiaci o diabete e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita o in trattamento con farmaci immunosoppressori, trapiantati) hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.
4. Quali sono le raccomandazioni per le persone più a rischio?
Il DPCM del 4 marzo raccomanda a tutte le persone anziane o affette da una o più patologie croniche o con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
5. Quanto dura il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

EMERGENZA COVID-2019: L'ULTIMO PROVVEDIMENTO DEL GOVERNO


I provvedimenti per l’intero territorio nazionale
Stop ai congressi medici
Sono sospesi tutti i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali che coinvolgono personale sanitario o personale impiegato nei servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità.
Chiusi cinema, teatri e musei
Il Dpcm sospende manifestazioni, eventi e spettacoli, inclusi quelli cinematografici e teatrali, in luoghi sia pubblici che privati. Chiusi anche tutti i musei e gli altri luoghi della cultura.
Chiusi pub,discoteche,sale bingo
Sono sospese le attività di pub,scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. In caso di violazione, l’attività viene sospesa.
Nei bar e ristoranti solo a un metro di distanza
Attività di ristorazione e bar consentita solo se il gestore garantisce distanza interpersonale di almeno un metro. In caso di violazione, l’attività verrà sospesa.
Nei negozi a un metro di distanza
Il gestore deve garantire anche qui la distanza di protezione di almeno un metro tra i frequentatori e accessi contingentati. Lo stesso vale per le attività commerciali all’aperto.
Stop a eventi e competizioni sportive
Confermato lo stop agli eventi e alle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato aperte al pubblico. Restano consentiti tuttavia gli eventi e le competizioni (inclusi gli allenamenti per gli atleti agonisti) all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, oppure all’aperto senza la presenza di pubblico.
Palestre, piscine e centri sportivi
Le attività sportive all’aperto o all’interno di palestre, piscine e centri sportivi sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro.
Sospesa l’attività didattica nelle scuole e università
Fino al 15 marzo sono sospese le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università. È tuttavia possibile lo svolgimento di attività formative a distanza. Successivamente a quella data, il rientro in classe dopo un’assenza per malattia infettiva superiore a cinque giorni avverrà solo dietro presentazione di certificato medico.
Sì ai corsi per professioni sanitarie
Esclusi dallo stop i corsi post universitari per le professioni sanitarie, compresi quelli per i medici in formazione specialistica, quelli in medicina generale e le attività dei tirocinanti.
Stop ai viaggi d’istruzione
Restano sospese le gite scolastiche, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.
Soste vietate nei pronto soccorso per parenti e accompagnatori
Divieto per gli accompagnatori dei pazienti di sostare nelle sale d’attesa dei pronto soccorso. Limitato inoltre l’accesso dei visitatori nelle strutture di lungo degenza, rsa e strutture residenziali per anziani, secondo le disposizioni delle rispettive direzioni.
Favorire lavoro agile, congedo ordinario e ferie
La modalità di lavoro agile può essere applicata dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, in via automatica, anche in assenza di accordi individuali. Si raccomanda inoltre di promuovere la fruizione di periodi di congedo ordinario e di ferie.
Colloqui video o al telefono per i detenuti
È previsto un rafforzamento sanitario per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni. I colloqui visivi si svolgono in modalità telefonica o video. IN casi eccezionali può essere autorizzato il colloquio personale, a condizione che si garantisca in modo assoluto una distanza di due metri.
Sospese cerimonie e funerali
Sono sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. L’apertura ai luoghi di culto è concessa solo se è possibile garantire distanza di protezione di almeno un metro.
Divieto assoluto di spostarsi per chi è in quarantena
Divieto assoluto di spostarsi dalla propria abitazione per chi è sottoposto a quarantena o è risultato positivo al virus.
Uscite limitate per anziani, malati cronici e immunodepressi 
Si chiede alle persone anziane o affette da patologie croniche o immunodepresse di evitare di uscire di casa se non strettamene necessario, di evitare di frequentare luoghi affollati dove non è possibile mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro.
Muoversi solo se necessario
Si raccomanda a tutti di limitare gli spostamenti ai casi strettamente necessari.
Chi ha la febbre resti in casa
Le persone con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre superiore ai 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere a casa, di limitare al massimo i contatti sociali e di chiamare il proprio medico curante.
Soluzioni disinfettanti per le mani nei luoghi pubblici
Nelle pubbliche amministrazioni e in tutti i locali aperti al pubblico devono essere messe a disposizione di utenti e visitatori soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani.
Diffondere le misure di prevenzione igienico sanitarie nei luoghi pubblici
Nel Dpcm è chiesto a scuole, università e uffici pubblici di esporre le misure di prevenzione igienico sanitarie, e ai sindaci e alle associazioni di categoria di promuoverne la diffusione anche nelle palestre e negli esercizi commerciali (dalle farmacie ai supermercati)
Concorsi pubblici e privati a un metro di distanza
Durante le procedure concorsuali pubbliche e private va garantita ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro tra di loro.
Sanificazione dei mezzi pubblici 
Le aziende di trasporto pubblico adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi.
Obbligo di comunicazione alla Asl per chi ha soggiornato nelle zone a rischio epidemiologico
Chi è tornato in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico (come identificate dall’Oms) deve comunicarlo alla Asl e al proprio medico di base o al pediatria di libera scelta.