mercoledì 15 gennaio 2014

KAOS: IL FESTIVAL DEL LIBRO E DELL'EDITORIA A MONTALLEGRO IL 25 E 26 GENNAIO


Grazie ad un team ormai affiatato e capitanato dal vulcanico Peppe Zambito e dalla passione di Anna Burgio, il 25 ed il 26 gennaio prossimo a Montallegro si celebrerà il KAOS: festival dell’editoria, della legalità e dell’identità siciliana. Una manifestazione di punta nel panorama culturale non solo regionale. Il programma, reso noto in questi giorni è denso e spumeggiante di energie positive che si rivolgono a settori della “identità” siciliana troppo spesso emarginati e sottovalutati.
In primo luogo sicuramente KAOS è una festa del libro, inteso non solo come prodotto finale, ma come risultato di una vera e propria filiera che parte dagli autori e termina con gli editori. Tutti gli editori che parteciperanno avranno un comodo spazio espositivo per le opere editate. La parte del leone, naturalmente, è riservata agli autori, poeti e narratori, ma anche giornalisti, che affolleranno il parterre dell’auditorium e della “sala dei vetri” dell’Auditorium di Montallegro. Nutritissima la partecipazione culturale e di primissima qualità i rappresentanti delle varie forme espressive di prosa e poesia.
Trova la giusta collocazione anche il premio letterario “KAOS” che ha nel Maestro Giacomo Pilati, noto scrittore trapanese, il punto di riferimento ed un entusiasta Presidente della Giuria di Qualità.
Ecco in sintesi i momenti della manifestazione, salvo ulteriori “aggiustamenti”:
Sabato 25: h.16.30 apertura del festival e cerimonia in onore del grande Salvatore Coppola, autore ed editore trapanese scomparso. Parteciperanno Giacomo Pilati che incontra Piero Carbone, Nicolò D’Alessandro, Daniela Gambino e Ezio Noto. Il giornalista Pino Maniaci riceverà il riconoscimento intitolato proprio a Salvatore Coppola. Sempre di sabato l’incontro di Giuseppe Rizzo con Clelia Lombardo ed, a seguire la premiazione del concorso “Il tuo racconto per… Malgrado tutto” con Gaetano Savatteri, Anna Maria Scicolone, Egidio Terrana, Salvatore Ferlita, Agata Gueli, Giancarlo Macaluso, Gero Miccichè, Carmelo Sardo, Paolo Terrana. Ancora sabato è prevista la presentazione della collezione di borse “Matt e Desy”, moda di spicco nel panorama agrigentino. Chiude la giornata di sabato la perfomance musico-teatrale de “Pipituni Project”.
Domenica il festival apre alle dieci con “Kaos-Una provincia a chiare lettere”, incontro con gli autori agrigentini. Enzo Alessi e Raimondo Moncada incontrano Enzo Argento, Aurora Augello, Fabio Fabiano, Angela Mancuso, Antonio Patti e Renato Schembri. Alle dodici aperitivo letterario con Anna Burgio che dialoga con Daniela Gambino, Clelia Lombardo, Raimondo Moncada  e Maria Scalisi. Di pomeriggio un crescendo di incontri e manifestazioni. Alle 16.30 incontro gli Assessori Regionali Mariella Lo Bello e Rita Sgarlata. A seguire l’incontro con Salvo Toscano e Davide Camarrone. Alle 17.00 Davide Gambino incontra Alfonso Giordano, Tommaso Bordonaro, Sandro La Rosa e l’emozionato sottoscritto che presenterà al pubblico la nuova edizione de “Il testamento di Vantò” ( a cui sarà conferito il "Premio Le parole che uniscono") con Aulino Editore. Interverrà Mariagrazia Brandara. Premiato anche il testo “Il Vurricatore” di I.M.D. (Tra le righe della legalità).
Alle diciotto e trenta l’incontro: “Sicilia: tratti di un’isola in movimento” con Caterina Chinnici , Giusi Nicolini, Salvatore Sanfilippo, Giacomo Pilati e Felice Cavallaro. Assegnazione dei riconoscimenti a Caterina Chinnici (Gesti e Parole di legalità) ed all’isola di Lampedusa per “Identità siciliana” nella persona del sindaco Giusi Nicolini. Lettura di poesie di Francesca Albergamo e momenti musicali con i Quelkèd di Cesare Lo Leggio. Alle 19.30 incontro con gli autori finalisti del concorso letterario KAOS aria Lucia Riccioli, Beatrice Monroy, Vincenzo Catanzaro, Vincenzo Ruggieri ed il collettivo di “Certe strade semideserte”. Letture di Annagrazia Montalbano, Enza Pecorelli e Raimondo Moncada. Presenteranno gli eventi Davide Sardo e Sofia Dinolfo.
L’invito di partecipazione è rivolto a tutti per iniziare questo 2014 con una bella e magnifica dose di Cultura Siciliana!!!
Buon divertimento a tutti i partecipanti, i lettori, gli autori, etcc…!!!

By Michele Barbera 

giovedì 9 gennaio 2014

“LUCILLO ED IL DRAGO MANGIATEMPO” FINALISTA AL PREMIO NAZIONALE CHARLES PERRAULT- FESTIVAL NAZIONALE DELLA FIABA


L’Istituto Culturale della Calabria “Il Musagete” da tempo ci stupisce con l’organizzare manifestazioni letterarie non solo di altissimo livello, ma anche originali e di grande richiamo sul piano nazionale.
Così è per il Premio Nazionale Charles Perrault, grande affabulatore secentesco francese. Perrault esercitò per qualche tempo la carriera forense, ma a partire dal 1683 si dedicò completamente alla letteratura, scrivendo fiabe e favole che sono entrate di buona ragione nei classici della letteratura.
“Il Musagete” ha puntato ad un partecipatissimo concorso nazionale, da cui sono state selezionate venti fiabe finaliste che saranno pubblicate nell’antologia “Il sentiero magico”.
Ma il concorso non finisce qui.
Infatti, dimostrando una grande lungimiranza didattica ed un notevole senso pratico, il volume con le fiabe sarà assegnato ai bambini (da 6 a 11 anni) partecipanti alla terza edizione del Premio di Lettura Hansel e Gretel che ha come finalità principale di avvicinare i bambini alla lettura. Il premio procederà a tappe in vari paesi e scuole calabresi. Ad ogni tappa parteciperanno 20 bambini ai quali saranno abbinate le 20 fiabe pubblicate nel libro. Ogni bambino leggerà alcuni brani della fiaba e accompagnerà la sua perfomance con un breve commento sulla fiaba assegnata. In ogni tappa una speciale Giuria (composta da docenti, letterati e giornalisti) valuterà le 20 fiabe.
La fiaba che ho scritto, “Lucillo ed il Drago Mangiatempo”, è stata selezionata fra i finalisti.
Debbo dire che ho sempre affrontato il tema della letteratura per bambini con molta prudenza. So bene quanto è importante per i bambini leggere e quanto siano recettivi sui messaggi che vengono trasmessi, anche in chiave allegorica, con la letteratura favolistica. Per questo sono particolarmente orgoglioso di avere partecipato a questo progetto didattico ed educativo, con la speranza che la mia fiaba possa essere utile ad accrescere il patrimonio culturale di questi piccoli ma importanti lettori.
Al ringraziamento per l’attenzione dedicata alla mia opera non posso che auspicare che iniziative come quella de “Il Musagete” diventino sempre più numerose nell’avvicinare gli studenti di ogni ordine e grado alla lettura, con un approccio interessato e critico.

By Michele Barbera

martedì 7 gennaio 2014

IL PIACERE DI LEGGERE: UN PROBLEMA DI LUSSO DI SANDRO LA ROSA


Ho letto il romanzo del giornalista e scrittore agrigentino Sandro La Rosa con il gusto che riservo alle occasioni speciali. Mi sono ritagliato un pomeriggio di questo freddo inverno ed ho assaporato ad una ad una le pagine de “Un problema di lusso”. Il tono del romanzo è leggero, lo stile scorrevole, sciolto, con cadenze tipiche e proprie della “sicilianità”. Ho notato una certa raffinatezza nelle descrizioni che si riverbera nel tratteggio a tutto tondo dei personaggi che agiscono e non solo di quelli principali. La vicenda si snoda sui binari di un dialogo intergenerazionale che ha protagonisti forti e decisi, basti pensare alla sagace figura del principe Malabotta o della vispa professoressa Lo Tempio. Si intravede, fra le righe, una profondità prospettica della trama che un’ironia lieve vorrebbe nascondere. Il nodo gordiano del romanzo, la morte “sospetta” di un anziano, scivola e si nasconde nelle pieghe delle vicende familiari del protagonista, un mite e quasi pacioccone professore Di Giovanni, che intervallano e depistano il lettore. Senza volere svelare la soluzione, davvero inusuale per un “giallo”, l’opera di La Rosa  va al di là del semplice romanzo di genere ed affronta con una prospettiva leggera e penetrante il problema (serio) della qualità della vita, non solo degli anziani, e di come la coscienza a volte imponga delle scelte particolarmente difficili e renda la vita stessa un problema. Di lusso, per l’appunto.  
By Michele Barbera 

sabato 4 gennaio 2014

2014 AL FEMMINILE: IL PRIMO STUDIO LEGALE ARABO GESTITO DA DONNE E LO STUPRO IN INDIA DI UNA DODICENNE

Due storie. Di donne. Diverse, eppure accomunate da una intrinseca caratteristica, la voglia di riscatto e di ribellione. E' l'altra metà del cielo che si ribella a preconcetti, pregiudizi, prepotenza. 
La prima è quella di Bayan Alzahran, prima donna ad aver ottenuto la qualifica di avvocato nell'Arabia Saudita. Da sempre il regno saudita è stato additato per l'ultraconservatorismo e la discriminazione nei confronti della donna: le donne non possono guidare l'automobile né andare dal medico senza permesso o viaggiare se non scortate da un "guardiano" maschio, né tanto meno aprire un conto in banca.
L'apertura di uno studio legale, l'avviamento di una professione che già di per sé si qualifica come rispettosa delle prerogative e dei diritti, è un segnale fondamentale che non deve andare perduto. 
E' sintomo che qualcosa si va muovendo nella direzione giusta. Chi lo sa se questo nuovo anno - 2014 - guidi anche le civiltà arabe nel segno di una giusta rivalutazione del ruolo della donna nella società. 







Sull'altro fronte qualcosa di terribile, nefasto, feroce, orrorifico. 
In India, una ragazza di appena 12 anni è morta, uccisa dai suoi aguzzini che l'avevano violentata due volte in due giorni. Il branco ha colpito ancora. 
Ma per aggiungere crudeltà alla crudeltà la ragazzina è stata  bruciata viva dai suoi violentatori che volevano liberarsi così dalla possibilità dell'accusa e della prova del loro misfatto, dopo che la ragazzina, vittima della violenza aveva deciso di denunciare lo stupro subito alla polizia. La famiglia della vittima, originaria dello stato del Bihar, si era trasferita da cinque mesi nella zona di Calcutta e aveva ulteriormente cambiato casa, spostandosi nella zona dell’aeroporto, per sfuggire alle minacce di morte che i violentatori avevano lanciato dopo l’intenzione della ragazzina di testimoniare in tribunale.
Una tragedia gravissima che getta ombre serissime sull'operato di una società che tollera simili barbarie.   
Il fatto ha scatenato grandi proteste a Calcutta, città indiana dov’è avvenuta la violenza. 
Ma l'India non è nuova a simili fatti, considerato che un gruppo di sei persone ha stuprato ed ucciso una studentessa di 22 anni dopo averla rapita insieme al fidanzato. I due erano saliti su un minibus nella capitale New Delhi, con la giovane che pagò con la vita quel passaggio.
Questi fatti debbono fare riflettere e debbono fare riflettere i responsabili delle organizzazioni internazionali che si occupano di diritti dell'uomo, promuovendo  le azioni necessarie per sanzionare i Paesi ed i Governi che tollerano simili atrocità.
Nell'augurarci un "Buon Anno" dobbiamo adoperarci a che questi racconti diventino reliquie di un passato innominabile, piuttosto che incubi di un oggi indesiderabile. 
By Michele Barbera