mercoledì 23 aprile 2014

“IL TESTAMENTO DI VANTO’” VINCE IL PREMIO LETTERARIO NAZIONALE “NERO SU BIANCO – MINO DE BLASIO” A SAN MARCO DE CAVOTI: LETTERATURA, STORIA E CULTURA A CONFRONTO


San Marco dei Cavoti è un incantevole centro incastonato nei monti del Sannio, un’oasi di tranquillità, in un territorio carico di suggestioni storiche e culturali, trasmesse da edifici come la Torre Provenzale, risalente al XV secolo ed ancora intatta nella sua suggestione monumentale. Millenni di storia hanno attraversato questo paesaggio frastagliato dall’Appennino ed ancora oggi, ripercorrendo quelle strade antiche, si ha come la sensazione di rivivere momenti perduti.
La zona storica di San Marco è ricca di pietra intagliata, di case e palazzi con muri a secco che rimandano alla memoria epoche ormai lontane, ma che per incanto si ripresentano ai nostri occhi, quando ripercorriamo quelle vie che ci comunicano preziose emozioni.
All’interno di questa location incantata si è svolta la due giorni culturale del Premio Letterario Nazionale Nero su Bianco, che ha avuto anche un partecipato convegno sulla prevenzione per la salute della donna, svoltosi nella splendida cornice di Palazzo Marchesale.
Giunto ormai alla Terza Edizione, con una partecipazione che ha superato le 160 opere partecipanti nelle varie categorie, il Premio Letterario “Nero su Bianco - Mino De Blasio” è diventato un importante punto di riferimento per l’intera Provincia di Benevento e per il Comune di San Marco dei Cavoti in particolare.
Il Palazzo Colarusso, nella centrale Piazza Risorgimento, ha ospitato il numeroso e folto pubblico che ha seguito gli intensi momenti del memorial dedicato al poeta e scrittore Mino De Blasio, scomparso prematuramente nel 2010, e del premio nazionale a lui dedicato.
L’associazione “Provenza…Mino”, l’Amministrazione Comunale, la Famiglia De Blasio, gli studenti del locale Liceo Classico intestato a “Rosario Livatino” e le Associazioni Culturali di San Marco hanno presentato un sapiente mixage di letture, recital e audiovisivi multimediali per ricordare la ricchezza dell’attività culturale e letteraria di Mino De Blasio, docente amatissimo nelle scuole superiori, corrispondente de “Il Mattino”, che si è distinto per le sue poesie, colte, delicate e raffinate che parlano d’amore, della vita, dei luoghi dove era cresciuto e dei quali serbava un ricordo struggente.
A condurre l’intensissima cerimonia finale del Premio, ospiti il Sindaco di San Marco, Dott. Francesco Cocca e l’On.le Costanzo, è stato il docente torinese Sandro Gros-Pietro, critico, poeta, editore. Il professore Gros-Pietro ha svolto una colta e seguitissima prolusione sugli orientamenti della letteratura contemporanea, non mancando di stigmatizzare la letteratura “di consumo”, guidata da un giudizio di mera ofelimità soggettiva, priva di reale pregnanza culturale. In questo contesto la figura di Mino De Blasio, e la manifestazione letteraria a lui intestata, si collocano in antitesi, come portatori di un reale messaggio culturale di rara profondità ed intensità.

La Giuria composta dalla Dott.ssa Rosanna De Blasio, dal Prof. Giuseppe Russo, dall’Avv. Antonella Beatrice e dalla Prof.ssa Linda Mercuro, ha scelto “Il testamento di Vantò” nella Sezione Opera Edita quale vincitrice della Terza Edizione del Premio.
La dott.ssa Rosanna De Blasio al momento della consegna del premio
Ricca e dettagliata la motivazione del Premio consegnatomi, in un momento di accesa emozione, dalla Dott.ssa De Blasio. Eccone uno stralcio: I temi della diversità e della emarginazione trovano espressione nella vicenda di Vantò, al secolo Giovanni Cusumano, letterato stravagante, destinatario di una misteriosa eredità milionaria, che sceglie una esistenza anticonformista per reagire alle delusioni della vita. Una vicenda dalle suggestioni pirandelliane, sullo sfondo del paesaggio siciliano, in cui passioni, intrighi e delitti si intrecciano in una regia ricercata e sapientemente ideata”.

Al termine della cerimonia, una cena in cui non è mancata la scoperta dei prodotti gastronomici del territorio, primo fra tutti il torrone a cui la Città di San Marco dedica una sagra che si svolge per ben tre fine settimana a Dicembre.
Gradito da tutti l’assaggio finale dei famosi Croccantini della rinomata Dolciaria Palumbo, frutto di un’attenta ed appassionata cura artigianale, espressione raffinata della cultura gastronomica di San Marco.

By Michele Barbera

martedì 22 aprile 2014

CRAC GFOREX: RIAZ STA RIPARTENDO CON L’ENNESIMA TRUFFA. STAVOLTA ALLE ISOLE MAURITIUS. CHI LO FERMERA’?

Le denunce che abbiamo fatto in merito alla questione australiana, in cui Riaz, avvalendosi del solito schema ha colonizzato una società locale per poi vampirizzarla e truffare i clienti, hanno avuto quanto meno il merito di limitare il danno. A Sidney le Autorità si sono lasciate sfuggire la concreta opportunità di arrestare il famigerato Riaz e se lo sono fatto sfuggire davvero per poco, dandogli una fiducia che non meritava. Non abbiamo dimenticato in quell’occasione di riferire tutti i risvolti dell’operazione di Riaz in Australia e Nuova Zelanda, denunciando puntualmente anche le società-satelliti che facevano capo alla manovra di Riaz e servivano solo da cortina fumogena.
D’accordo con il direttivo del gruppo risparmiatori GFOREX, allo scopo di perseguire Riaz e le sue malefatte riteniamo opportuno divulgare, nell’attesa degli sviluppi del processo penale di Milano, gli ultimi aggiornamenti sulla situazione di Riaz a Dubai che attestano, ancora una volta, che la capacità criminale dello stesso è ben lungi dal fermarsi. La grande liquidità che possiede, l’apparente impunità di cui gode, l’abilità nel truffare solo obiettivi in territori non in grado di intervenire con tempestività nel punirne le malefatte lo rendono un criminale invisibile, almeno sin tanto che le Autorità Internazionali non decidano finalmente di emettere un mandato di cattura internazionale e stanarlo a Dubai dove si nasconde.
Negli ultimi mesi si sono rincorse voci sul web circa un “ritiro” dagli affari di Riaz, di ritorno in Pakistan a “coltivare” la terra. Inoltre, che lo scandalo QForex e la Elysian era frutto di un equivoco ed anzi vi era dell’attrito tra Riaz e gli ex soci.
Niente di più sbagliato. Non credete una minima parola a quello che Riaz ed i suoi soci mettono in giro.
L'avviso di reclutamento del personale della FARMALL
In Pakistan, Riaz ha “fondato” la FarmAll Technology (Pvt.) Ltd.. La FarmAll nasce come una fabbrica di trattori che in realtà non è mai riuscita ad avviarsi. Ciononostante la cosa curiosa è che con annunci pubblicati in lingua inglese la FarmAll ha da sempre reclutato non semplici “operai” o "contadini" pachistani, ma laureati, gente motivata, disposta a spostarsi, dotata di eccellenti qualità comunicative, e di persuasione, di forte senso di responsabilità, etc… ed addirittura viene richiesta pure una fotografia. Non mi pare sia il ritratto-tipo dell’operaio o del bracciante agricolo.
La realtà è ben diversa. Riaz recluta i suoi fidati collaboratori ( o complici?) tra i ragazzi diseredati del Pakistan, gente che gli sarà devota in quanto lui la toglierà dalla miseria, disposta a non farsi scrupoli nel truffare gli “occidentali” ed a sottostare ai suoi comandi.
Lo schema di reclutamento ha avuto un forte successo per Riaz, e non è affatto terminato, tanto che l’ultimo bando è del 28/02/2014.
Contestualmente, Riaz ha mosso ben più di una pedina per la ricostruzione della logorata immagine della sua “GTL TRADING”.
Fahim Rashid
Infatti, pare che si sia avvalso di un suo ex dipendente, tale FAHIM RASHID, che era con lui sino al 2011 nella famigerata GTL, con cui tuttora intrattiene buoni rapporti e che risulta essere amico pure di LEILA CAMPANA, la moglie di Riaz.
FAHIM RASHID è un giovane consulente ambizioso, presenzialista, specializzato in operazioni di “ristrutturazione aziendale”, di origine ( indovinate un pò) pachistane.
FAHIM RASHID è direttore della FIBER RISK MANAGEMENT, una società di super consulenza aziendale che ha sede a Dubai.
Proprio nel Febbraio 2014 Fahim Rashid si è occupato di una serie di progetti che hanno riguardato, pare su incarico diretto di Riaz, la risoluzione delle problematiche relative ai conflitti delle sue società, la prospettazione di soluzioni strategiche  e la ri-creazione di canali di comunicazione, il tutto finalizzato al ristabilimento del rapporto commerciale. Questa consulenza è stata relazionata alla strutturazione operativa di una società di brokeraggio finanziario e valutario con sede nelle Isole Mauritius, pienamente operativa e dotata di tutti certificati.
Correlativamente, Fahim Rashid si è occupato di ristrutturare una società in Pakistan.
In buona sostanza, e per dirla in tutta franchezza, Mahomood Riaz e i suoi hanno messo gli occhi sulle Isole Mauritius.
Mentre per quanto riguarda la frode australiana il sottoscritto aveva scritto in via riservata al Direttore Commerciale della Società, questa volta, anziché denunciare dall’interno abbiamo preferito, con riserva di maggiori dettagli, denunciare il tentativo di frode che Riaz sta mettendo in atto nelle ISOLE MAURITIUS pubblicamente, proprio per fare capire a RIAZ che noi non dimentichiamo e che lo perseguiteremo a vita.
Inutile dire che le Isole Mauritius costituiscono un bersaglio privilegiato, in quanto sono il crocevia di capitali internazionali che fanno capo principalmente al Sudafrica, ma si relazionano con le economie crescenti del Sud-Est Asiatico. Capitali importanti, mercato deregolamentato, grosse agevolazioni. Proprio il mix che predilige Riaz.
RISPARMIATORI SIETE AVVERTITI: ATTENZIONE A RIAZ! Prima di sottoscrivere piani di investimento con società con sede nelle Isole Mauritius, controllate, fate attenzione che non abbiamo legami con Riaz o con le sue società, altrimenti potrete dire addio ai vostri risparmi!
Chiunque lo ritenesse opportuno può avvertire le Autorità delle Isole Mauritius per metterle in guardia contro Riaz.
Da ultimo solo un consiglio: NON prestate affidamento a notizie circa presunti “vittimismi” di ex-soci di Riaz nelle varie società internazionali e di presunti conflitti legali. Non abbiate pietà nei confronti di costoro. Chi ha mangiato nello stesso piatto di Riaz non merita alcuna considerazione. Devono finire tutti in galera!
By Michele Barbera