lunedì 27 agosto 2012

LINDA STEVENS IN "STORIE FANTASTICHE"



Il resoconto di un giornalista che indaga sulla strana morte di una bambina...
Ecco l'estrema sinossi del racconto horror "Linda Stevens".
L'opera, per la gioia mia e di chi mi segue nelle personali scorribande letterarie, è stata selezionata dalla redazione dell'Associazione "I Sogni di Carmilla" per la pubblicazione in un'antologia che, scorrendo l'elenco degli autori dei racconti, si presenta come un gustoso "spicchio" della letteratura italiana contemporanea.
I redattori di "Carmilla" già nel recente passato si sono segnalati per la cura di antologie di racconti noir e di genere veramente interessanti e che hanno catalizzato l'attenzione dei fans di tutta Italia. 
Auguriamo ai redattori dell'Associazione che quest'ennesima produzione letteraria abbia il successo che merita!!!
Ecco di seguito il link alla lista degli autori e dei racconti selezionati: 


L'antologia sarà pubblicata da LULU EDIZIONI a metà settembre.
By M.

SCIACCA MANTIENE TRIBUNALE E PROCURA


Mezza provincia di Agrigento ha tenuto duro e scalpitato per il paventato "taglio" (che brutta parola!) del Tribunale di Sciacca. 
Da un paio di settimane la paura è passata. Il Governo Monti ha "gentilmente" concesso che la struttura giudiziaria di Sciacca, tribunale e procura, rimanesse al suo posto. 
Ripenso ai momenti di angoscia (sì!) passati durante le mattine in Tribunale in cui si succedevano - a toni alterni - messaggi di speranza e notizie sconfortanti. Un'altalena di emozioni che ha messo a dura prova le coronarie della gente che frequentava il Palazzo di Giustizia.
L'annuncio che il Tribunale era "salvo" è arrivato per bocca di quei politici tanto denigrati e criticati (io per primo l'ho fatto su questo blog) che adesso si sono "battuti" per salvare la struttura giudiziaria. 
Non ho voluto commentare subito la notizia. Ho aspettato che i clamori trionfalistici si fossero sopiti. 
Ho fatto bene. 
Oggi posso parlare con più libertà e serenità.
Ha detto il Generale Dalla Chiesa che ai funerali dei morti ammazzati di mafia la prima corona di fiori che arriva è quella del mandante dell'omicidio.
La prima cosa che mi è balenata in testa quando sentivo le interviste convinte è stata proprio la riflessione di Dalla Chiesa. 
Ma non voglio sporcare il gusto dello sforzo collettivo con l'impegno last minute di questi politici, la passione che ha agitato centomila persone con un'ombra che, quanto meno, farebbe pesare di più sull'opinione collettiva la critica piuttosto che, comunque, la gioia di avere mantenuto un presidio giudiziario di prim'ordine. 
E' sempre la solita storia del rumore che fa un albero che cade, piuttosto di una foresta che cresce.
E noi amiamo le foreste.
Saluti By M. 

mercoledì 15 agosto 2012

GIRO DI VITE SUI FALO’ DI FERRAGOSTO: QUESTA VOLTA SUL LIDO DI PORTO PALO DI MENFI HANNO FATTO SUL SERIO


Foto del "campo profughi", ovvero la spiaggia di Porto Palo nel ferragosto del 2011



La notizia l’avevano ampiamente riportata quotidiani e televisioni: quest’anno “tolleranza zero” sui falò nella notte tra il 14 ed il 15 agosto.
Le recentissime morti di due giovani ad Agrigento, investiti da un ubriaco, aveva segnato di ulteriore drammaticità il problema: droga ed alcol pongono sempre più in pericolo la vita non soltanto di coloro che ne abusano, ma anche di quelli che stanno attorno.
Eppure ieri pomeriggio sulla spiaggia i preparativi fervevano.
Come ogni anno negli ultimi dieci, la spiaggia di Porto Palo è stata invasa da giovani con il carico di bottiglie di birra (ed accessori) a testimonianza che il falò di mezzanotte altro non è se non l’occasione di cercarsi un ulteriore “sballo” all’ennesima potenza.
Già verso le diciotto di pomeriggio giovanissimi (credo non più di quindici anni) giravano palesemente ubriachi per la spiaggia, vomitando in mare, utilizzato dai più anche come “gabinetto di fortuna” in attesa della notte per dare ulteriore slancio alla trasgressione ad un “auto-suicidio di massa”.
Queste occasioni sono un po’ come la roulette russa: tutti sono a rischio della propria vita e la vecchia signora con la falce ogni tanto ne estrae uno o due a sorte. A capriccio.
Che cosa spinga poi questi adolescenti a buttarsi strafatti nelle braccia del pericolo alla guida di uno scooter o di una macchina è questione che ancor prima degli psicologi interessa le singole famiglie.
Naturalmente, ma questa è solo una nota a margine, questi falò non c’entrano nulla con i quattro pezzi di legno accesi da un gruppetto di amici con la chitarra o con la radio a batteria che attendevano la notte di ferragosto per gustare la gioia romantica (perché no) di una notte d’estate sulla spiaggia pressoché deserta.
Provateci voi oggi a trovare un angolo di spiaggia “deserta”!!!
Ieri, alcuni intraprendenti lottizzatori, a mò di uomini delle caverne, erano riusciti in modo rozzo sin’anche a delimitare le aree “auto-assegnate” con cordoni, canne riservandosi ampie aree a “dispense” portatili dove ritrovare di tutto: dalla Coca-cola alle pizze tabische, alla salsiccia, alle costine, passando per i liquori, vino e poi birra, birra… tanta birra.
Insomma, i falò di ferragosto sino ad ieri (lo posso dire) erano diventati l’occasione di uno sballo di massa, per ubriacarsi senza vergogna, maxigrigliatone formato famiglia gigante del tipo “tié zitto e mangia anche se ti fa schifo), ridurre la spiaggia una discarica a cielo aperto, fumare chissà cosa, impasticcarsi ed attentare alla verginità della fidanzatina (meglio se brilla e più arrendevole) nella buia complicità delle “tendine”, il tutto condito da risse, urla, insulti, ed ogni tanto l’urlo di qualche ambulanza sfrecciante a soccorrere il sofferente di turno, etc…
Ed i malcapitati bagnanti?
Il silenzio è d’obbligo ma la risposta è esplicita.
Quest’anno, da un primissimo bilancio ( non sono andato ancora in spiaggia), il risultato dovrebbe essere positivo.
Nonostante tutto.
Il servizio d’ordine c’era e funzionava.
Fiamme di fuoco se ne sono viste veramente pochissime e dalla spiaggia non si sentivano provenire urla disumane o olezzi poco rassicuranti.
C’erano sempre le birre e le cataste di cibo ammonticchiate dal pomeriggio precedente sulla spiaggia. Ma i professionisti della “griglia a cielo aperto” non devono avere avuto vita facile.
Dispiace per i ragazzi ubriachi e dementi che girovagavano come “zombie” nella oscurità più totale (di testa ed esterna).
No, questi non sono più falò di ferragosto. E’ una degenerazione che non va e che cozza contro ogni regola di buon senso e di divertimento. E’ una manifestazione orgiastica che molti giovani fanno quasi per “dovere”, perché “tutti lo fanno”. Un altro inutile rito per avere lo sballo, la trasgressione, come la discoteca, come lo spinello.
No, ragazzi, così non va.
Un plauso alle forze dell’ordine ed alle istituzioni che stanno cercando attivamente di porre il dovuto freno a condotte che sforano ogni parametro di legittimità ed attentano seriamente alla incolumità propria ed altrui.

Stamattina debbo ancora scendere in spiaggia per sentire le ultime novità. Spero di non dovere fare il solito slalom tra tende, corpi di ragazzi in "coma", bottiglie rotte, preservativi e resti di cibo e che il mare, nella sua infinità e paziente bontà, abbia metabolizzato gli escrementi prodotti da una folla invasata ed insensata, restituendoci il mare da “Bandiera blu” a cui siamo abituati.

Per l’intanto… incrocio le dita.

By M.


lunedì 13 agosto 2012

PIRANDELLO E... L'AVE MARIA


Uno dei miei libri (anzi, bisognerebbe dire per onestà "alcuni" dei miei libri preferiti) sono le novelle di Luigi Pirandello. Ne esistono diverse raccolte. Ho già scritto in passato che parecchi autori "moderni" si rifanno nello stile e talvolta nel contenuti alle "novelle" di Luigi Pirandello che, a tutt'oggi, hanno una freschezza di intuizione e di originalità che spesso viene voglia di rileggerle. 
Ed, in tutta franchezza, le raccomanderei come "libro dell'estate" a chi ancora non avesse avuto occasione di scoprirle e leggerle. 
Personalmente, ogni tanto mi concedo il piacere di rileggerne alcune pagine.
Vi segnalo in particolare una delle novelle, forse poco nota, di Pirandello, ma che - invece - meriterebbe maggiore attenzione e di essere considerata come "metafora" di quello strano contrasto, tutto pirandelliano, tra la coltivazione seria di un interesse per la filosofia atea e razionalista, ed il malessere, direi fisico, con cui lo studio filosofico viene visto dall'Autore come causa della "perdita della fede", non solo in sé, ma come perdita di una età felice in cui basta l'abbandono alla fede per superare il dramma dell'esistenza. 
Sto parlando dell' "Ave Maria di Bobbio" (nella Raccolta "La Rallegrata") ampiamente presente in rete e della quale mi limito a fornire un link tra tanti: testo dell'Ave Maria di Bobbio
La vicenda è sugosa e surreale come tante nell'universo del Premio Nobel agrigentino: un facoltoso notaio, cultore della migliore filosofia, soffre di un mal di denti terribile. E' un mal di denti un pò strano che, secondo l'Autore, accomuna tutti i filosofi.
Mentre spasima dal dolore, passa davanti ad un'edicoletta di campagna con l'immagine della Madonna.
Ecco il passo della novella:
...Nello sconvolgimento della coscienza, Bobbio all’improvviso aveva provato un tremore, un tremito di tenerezza angosciosa per se stesso, che soffriva, oh Dio, soffriva da non poterne più. La carrozza passava in quel momento davanti a un rozzo tabernacolo della SS. Vergine delle Grazie, con un lanternino acceso, pendulo innanzi alla grata, e Bobbio, in quel fremito di tenerezza angosciosa, con la coscienza sconvolta, senza sapere più quello che si facesse, aveva fissato lo sguardo lagrimoso a quel lanternino, e... Ave Maria...
Il Notaio, filosofo ed ateo recita con devozione insperata la preghiera alla Madonna ed ecco il miracolo:
E, all’improvviso, un silenzio, un gran silenzio gli s’era fatto dentro; e, anche fuori, un gran silenzio misterioso, come di tutto il mondo: un silenzio pieno di freschezza, arcanamente lieve e dolce.Si era tolta la mano dalla guancia, ed era rimasto attonito, sbalordito, ad ascoltare. Un lungo, lungo respiro di refrigerio, di sollievo, gli aveva ridato l’anima. Oh Dio! Ma come? Il mal di denti gli era passato, gli era proprio passato, come per un miracolo. Aveva recitato l’avemaria, e... Come, lui? Ma sì, passato, c’era poco da dire. Per l’avemaria? Come crederlo? Gli era venuto di recitarla così, all’improvviso, come una feminuccia...
Lo sconvolgimento del Notaio è tale che pone in dubbio tutte le credenze filosofiche sino a quel momento coltivate.
Riuscirà il "nostro eroe" a superare il terribile dilemma tra la "superbia" tutta umana della filosofia e la "ingenuità" misteriosa della religione?
La risposta a Voi che avrete il piacere di leggerVi la novella...
Saluti, by M.

lunedì 6 agosto 2012

SOTTO L'OMBRELLONE: CELLULARI, LIBRI, MUSICA E NON SOLO



Non solo sdraio e pennichella. Stranamente, da quel che vedo, gli italiani sotto l'ombrellone si annoiano e quando non c'è qualche bella vicina (o vicino) da importunare tentando l' "aggancio", ci si dedica ad una miriade di attività che vale la pena, così, di annotare a margine. 
Secondo le statistiche, racimolate qua e là, in cima alle "occupazioni" ombrellifere c'è il cellulare. Ovviamente non quello solito, scarno, ma quello hi-tech, che ti consente di messaggiare, entrare in chat e sul Web. I più scalmanati hanno pure l'auricolare. 
A proposito di auricolare, prende piede in modo incontrollabile tra i più giovani l'i-pod e tutti i suoi consimili. Musica a tutto spiano, magari intercettata alla meno peggio su internet o trasmessa wi-fi.
Per chi ha paura di perdere il cellulare in spiaggia o che glielo freghino o semplicemente ne è stufo, ritornano i vecchi giornali scandalistici e di gossip. L'ultimo pettegolezzo su Belen o le tette al vento di qualche matura lady vip gonfiano le vele gossippare, specie d'estate e così tutti a cerca di "esclusive"  e dell'ultima foto. 
Poi, strano a dirsi i libri. Raro vedere l'e-book reader sulle calde sabbie nostrane. Nelle arse mattinate d'estate, sotto la canicola, ritornano i libri cartacei nelle mani degli italiani, per un divertimento tutto sommato a buon prezzo e che ci appassiona. Libri, proprio così, meglio se formato ridotto o in brossura, più facili da sistemare nel borsone a tracolla o, magari, nella tasca dei pantaloni. Non c'è un gusto unico e, talvolta, il lettore occasionale si accontenta di quel che trova in edicola, sotto forma di strano allegato a qualche periodico di turno. 
Niente di più sbagliato. Se proprio avete voglia di leggere, fatelo bene. Combattete la pigrizia (non solo intellettuale) e recatevi in qualche libreria che, magari, fortunosamente è rimasta aperta durante il mese di agosto. Oppure, se volete risparmiare pure lì, riscoprite il gusto di andare in qualche biblioteca pubblica, di consultare i cataloghi e farvi prestare uno o due testi. 
Può essere interessante andare a qualche incontro con gli autori: d'estate abbondano, anche nei piccoli centri, magari incorniciati da festival del libro o da premi che, se non hanno il prestigio dello Strega, quantomeno hanno il pregio di illuminare per un momento un'opera o un autore sconosciuto ai più. 
In giro, nella mia spiaggia ho visto di tutto: da Umberto Eco a Stephen King, passando per i soliti Camilleri, Lucarelli, Carofiglio, Higgins, Highsmith e qualche autore svedese dal nome impronunciabile. 
Mi ha fatto tenerezza scoprire anche che nell'immenso e dispersivo universo letterario "da spiaggia" una signora stava leggendo una copia del mio "Esame incrociato". Non eravamo certo a Rimini, in Costa Azzurra o Costa Smeralda. Ma a me sta bene così. In fondo, anche Manzoni era soddisfatto dei suoi "ventiquattro" lettori...
By M. 


mercoledì 1 agosto 2012

CALA IL GETTITO FISCALE NEL PRIMO TRIMESTRE 2012 E MONTI FA IL "SORDO"


Stringi, stringi, finché alla fine soffochi.
Monti-Pinocchio, forte delle sue entrate "iva-esenti" (traduci: stipendi, prebende, indennità e premiuzzi vari) ha saccheggiato le tasche degli italiani, ha gridato lotta ai banditi dell'evasione dicendo che sono la sciagura dell'Italia, è andato sotto gli ombrelloni per controllare scontrini e fatture, ma alla fine?
Le bugie hanno le "gambe corte" o il "naso lungo".
Fate voi. 
Sta di fatto che il gettito fiscale riscosso nei primi quattro mesi del 2012 è inferiore di 3,477 miliardi rispetto alle ultime previsioni del governo.

Lo rilevano la Ragioneria generale dello Stato e il Dipartimento finanze nel monitoraggio sull’andamento delle entrate.
Tre miliardi e mezzo in meno di euro. 
A questo si aggiunga lo "spread" che pare se ne faccia una pippa delle politiche montoniane, seguendo logiche speculazionistiche e le agenzie di rating che, improvvisamente, sono diventate mere "opinioni". Peccato che i mercati la pensino diversamente. 
La soppressione dei consumi, la chiusura delle iniziative imprenditoriali, la pressione fiscale aumentata in modo esponenziale, il rastrellamento delle risorse e l'aggressione ai risparmi hanno portato a tutto questo. 
Quousque tandem Caro Monti abutere patientia nostra?
Un governo politico che avesse ottenuto gli stessi pessimi risultati sarebbe da un pezzo a casa con il cappello di asino sulla testa. 
Monti diventa l'intoccabile, perché... non vi è di meglio. 
Eppure basterebbe poco. 
Allentare la morsa fiscale, incentivare i consumi, rilanciare la produttività di piccole e medie aziende, costringere le banche ad aprire i forzieri per finanziare la produttività, controllare gli sprechi di Camera e Senato ( e sono davvero tanti).
Ma come fa il buon Monti? Non dimentichiamo, del resto, che lui è stato fatto senatore a vita prima di prendere il posto di presidente del consiglio da quel buon vecchietto di Napolitano.
Come dire che una mano lava l'altra. 
Mi fa ridere la pseudo-riforma della giustizia, quella del taglio dei Tribunali, quella che in tre anni (forse, ma molto forse) dovrebbe arrivare a fare risparmiare 50 milioni di euro....
Questi asini del Governo se ne sono mangiati SESSANTA VOLTE tanto in appena 4 mesi, costringendo  gli italiani alla fame ed alla disoccupazione, facendo chiudere migliaia di imprese e portando alla fame intere famiglie. 
GOVERNO MONTI SEI BOCCIATO, VATTENE A CASA!!!
By M.