mercoledì 15 agosto 2012

GIRO DI VITE SUI FALO’ DI FERRAGOSTO: QUESTA VOLTA SUL LIDO DI PORTO PALO DI MENFI HANNO FATTO SUL SERIO


Foto del "campo profughi", ovvero la spiaggia di Porto Palo nel ferragosto del 2011



La notizia l’avevano ampiamente riportata quotidiani e televisioni: quest’anno “tolleranza zero” sui falò nella notte tra il 14 ed il 15 agosto.
Le recentissime morti di due giovani ad Agrigento, investiti da un ubriaco, aveva segnato di ulteriore drammaticità il problema: droga ed alcol pongono sempre più in pericolo la vita non soltanto di coloro che ne abusano, ma anche di quelli che stanno attorno.
Eppure ieri pomeriggio sulla spiaggia i preparativi fervevano.
Come ogni anno negli ultimi dieci, la spiaggia di Porto Palo è stata invasa da giovani con il carico di bottiglie di birra (ed accessori) a testimonianza che il falò di mezzanotte altro non è se non l’occasione di cercarsi un ulteriore “sballo” all’ennesima potenza.
Già verso le diciotto di pomeriggio giovanissimi (credo non più di quindici anni) giravano palesemente ubriachi per la spiaggia, vomitando in mare, utilizzato dai più anche come “gabinetto di fortuna” in attesa della notte per dare ulteriore slancio alla trasgressione ad un “auto-suicidio di massa”.
Queste occasioni sono un po’ come la roulette russa: tutti sono a rischio della propria vita e la vecchia signora con la falce ogni tanto ne estrae uno o due a sorte. A capriccio.
Che cosa spinga poi questi adolescenti a buttarsi strafatti nelle braccia del pericolo alla guida di uno scooter o di una macchina è questione che ancor prima degli psicologi interessa le singole famiglie.
Naturalmente, ma questa è solo una nota a margine, questi falò non c’entrano nulla con i quattro pezzi di legno accesi da un gruppetto di amici con la chitarra o con la radio a batteria che attendevano la notte di ferragosto per gustare la gioia romantica (perché no) di una notte d’estate sulla spiaggia pressoché deserta.
Provateci voi oggi a trovare un angolo di spiaggia “deserta”!!!
Ieri, alcuni intraprendenti lottizzatori, a mò di uomini delle caverne, erano riusciti in modo rozzo sin’anche a delimitare le aree “auto-assegnate” con cordoni, canne riservandosi ampie aree a “dispense” portatili dove ritrovare di tutto: dalla Coca-cola alle pizze tabische, alla salsiccia, alle costine, passando per i liquori, vino e poi birra, birra… tanta birra.
Insomma, i falò di ferragosto sino ad ieri (lo posso dire) erano diventati l’occasione di uno sballo di massa, per ubriacarsi senza vergogna, maxigrigliatone formato famiglia gigante del tipo “tié zitto e mangia anche se ti fa schifo), ridurre la spiaggia una discarica a cielo aperto, fumare chissà cosa, impasticcarsi ed attentare alla verginità della fidanzatina (meglio se brilla e più arrendevole) nella buia complicità delle “tendine”, il tutto condito da risse, urla, insulti, ed ogni tanto l’urlo di qualche ambulanza sfrecciante a soccorrere il sofferente di turno, etc…
Ed i malcapitati bagnanti?
Il silenzio è d’obbligo ma la risposta è esplicita.
Quest’anno, da un primissimo bilancio ( non sono andato ancora in spiaggia), il risultato dovrebbe essere positivo.
Nonostante tutto.
Il servizio d’ordine c’era e funzionava.
Fiamme di fuoco se ne sono viste veramente pochissime e dalla spiaggia non si sentivano provenire urla disumane o olezzi poco rassicuranti.
C’erano sempre le birre e le cataste di cibo ammonticchiate dal pomeriggio precedente sulla spiaggia. Ma i professionisti della “griglia a cielo aperto” non devono avere avuto vita facile.
Dispiace per i ragazzi ubriachi e dementi che girovagavano come “zombie” nella oscurità più totale (di testa ed esterna).
No, questi non sono più falò di ferragosto. E’ una degenerazione che non va e che cozza contro ogni regola di buon senso e di divertimento. E’ una manifestazione orgiastica che molti giovani fanno quasi per “dovere”, perché “tutti lo fanno”. Un altro inutile rito per avere lo sballo, la trasgressione, come la discoteca, come lo spinello.
No, ragazzi, così non va.
Un plauso alle forze dell’ordine ed alle istituzioni che stanno cercando attivamente di porre il dovuto freno a condotte che sforano ogni parametro di legittimità ed attentano seriamente alla incolumità propria ed altrui.

Stamattina debbo ancora scendere in spiaggia per sentire le ultime novità. Spero di non dovere fare il solito slalom tra tende, corpi di ragazzi in "coma", bottiglie rotte, preservativi e resti di cibo e che il mare, nella sua infinità e paziente bontà, abbia metabolizzato gli escrementi prodotti da una folla invasata ed insensata, restituendoci il mare da “Bandiera blu” a cui siamo abituati.

Per l’intanto… incrocio le dita.

By M.


3 commenti:

  1. Caro avvocato, da menfitano condivido appieno il tuo giudizio. Però credo che sarai rimasto deluso nel vedere a tutt'oggi la spiaggia invasa da tende e "tendine". E ti ricordo che queste in gran parte erano di persone non menfitane e di gente che ha vicino le spiagge. Si vede che dalle loro parti non gli consentivano di fare il casino che hanno combinato ieri sera a Porto Palo.
    Bagnante menfitano

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  2. Le segnalazioni sono rimaste lettera morta. Ognuno ha fatto quello che ha voluto. Il Comune avrebbe dovuto impedire i campeggiatori abusivi. Mi dispiace, secondo me i controlli non hanno funzionato per niente.
    Marilena

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  3. Debbo dare, ahimé, ragione a Marilena.
    Il ragazzo quindicenne di Santa Margherita ustionato e portato di urgenza al Cannizzaro di Catania è il triste esempio di quello che non si dovrebbe fare a Porto Palo.
    Mi risulta pure che la Guardia Medica ed il Presidio Ospedaliero di Menfi hanno avuto una nottataccia.
    Questo senza aggiungere i cocci di bottiglie di vetro ed altro che hanno reso la vita difficile a chi voleva praticare la spiaggia l'indomani di questa BESTIALITA'.
    Mi pare, comunque, secondo quello che ho potuto appurare e che mi dicono che a fare più schiamazzi era gente di fuori e non menfitani.
    In ogni caso: BASTA CON I FALO'-VANDALI !!!!

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