lunedì 10 aprile 2017

IL DONO DELLA VITA E LE FALSE GUERRE DI RELIGIONE


Spesso si ammazza in nome di Dio. Si commettono ingiustizie in nome di Dio, ma questo non ha niente a che vedere con il senso profondo della vita che Dio ci ha dato.
Adolfo Perez Esquivel, Premio Nobel per la Pace e Profeta della Non violenza.
Non abbiamo giustificazioni: ebrei, cattolici, cristiani, ortodossi, musulmani, induisti e chiunque altro creda che vi sia un Essere eterno, perfetto, Creatore di questo Universo.
Non esistono guerre di religione, non è lecito uccidere in nome di Dio.
Non è religione, quella per cui si uccide, è intolleranza religiosa, fanatismo, terrorismo, bestemmia, in cui l’uomo si autoelegge a padrone della vita e della morte degli altri. È blasfemia vigliacca ed oscena.
La storia ci ha insegnato che tutte le guerre NON hanno mai avuto alcun senso. Sono guerre di distruzione, predazione, di conquista, di invasione, di soppressione di diritti umani e civili. Guerre di morte che alla fine hanno lasciato piste rosse di odio e di sangue tra individui che vivevano come fratelli, prossimi l'uno all'altro.
Le guerre sono bestemmie e lo sono ancora di più se ammantate da pseudo motivazioni religiose o da dottrine fuorvianti e deliranti.
Nessun credo religioso o filosofico può rendere lecita l’uccisione di quel prossimo che dovrebbe migliorare o, al più, convertire.
Non confondiamo il peccato degli uomini con una qualità o comandamento divino.
Non uccidere. Questo è stato detto. 
Uccidere è da bestie. E per l’uomo lo è ancora di più perché l’uomo è cosciente del gesto e possiede l’intelligenza necessaria per comprendere l’abominio e la nefandezza del privare la vita un altro essere umano.
Nessun paradiso accoglierà mai chi uccide il prossimo.

By Michele Barbera 






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