giovedì 16 febbraio 2017

NON GIUDICATE QUELLA MADRE


La vicenda triste di Lavagna, con il giovane che si è suicidato perché sorpreso con l'hashish, davanti agli occhi della Guardia di Finanza che stava perquisendo la casa e davanti gli occhi della madre, ci insegna molto. Ci insegna a non fidarci delle apparenze, perché non è stato un controllo casuale, ma è stata la madre a chiamare gli agenti, perché non c'era altro modo e non sopportava più di vedere suo figlio quindicenne soffocare tra le spire di quel maledetto mostro chiamato droga. Ci insegna a non fidarci di chi vuole che le droghe siano liberalizzate, che le distingue tra leggere e pesanti, che non legge negli occhi del drogato il dramma di un'esistenza perduta già a soli quindici anni. Ci insegna ad amare il coraggio di una madre che davanti la bara del figlio trova la forza per denunciare che lo “sballo” è qualcosa di profondamente sbagliato, che non porta da nessuna parte, che è un atto contro la vita. Ci insegna ad apprezzare la vita, che intorno a noi c'è un mondo che merita di essere esplorato, vissuto, che nessuna difficoltà può essere tanto grande da farci rifiutare i nostri errori e le nostre mancanze. La vicenda di Lavagna ci insegna che la famiglia non è un foglio anagrafico, ma un luogo di incontro e di scontro, un qualcosa che si costruisce ogni giorno e che cresce assieme a noi, anche con i nostri sbagli e con le critiche degli altri. Un luogo dove il silenzio può essere il peggiore dei mali. Dove chiedere aiuto, trovare rifugio, che significa anche ammettere i propri errori, sicuri che troveremo conforto e che prima ancora della pena arriverà il perdono. Significa anche che essere genitori e figli non è vivere a compartimenti stagni, ma essere vasi comunicanti, che lo si voglia o no e che quel che succede ad uno lo vivono anche gli altri. La vicenda di Lavagna insegna molto, anche che l'amore di una madre è il più grande dono che possiamo ricevere e rifiutarlo è il peggiore dei mali, anzi, è il rifiuto stesso della vita.
By Michele Barbera  

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