mercoledì 22 agosto 2018

WEST NILE VIRUS E VIRUS USUTU: CONTINUA L'AZIONE PREVENTIVA PER I DONATORI AVIS


L'ultimo aggiornamento dell'AVIS nazionale risale al 21 agosto scorso. La mappa dei luoghi dove è più probabile contrarre il Virus West Nile riguarda anche i donatori AVIS che, laddove abbiano trascorso almeno una notte nelle regioni italiane interessate al virus sono sospesi cautelarmente dalle donazioni.

Secondo quanto rilevato dall'Istituto Superiore della Sanità Nel 2018 la trasmissione del virus West Nile in Italia e nel Sud-Est Europa è iniziata prima rispetto agli anni precedenti. Il 16 giugno si è verificato il primo caso umano di infezione confermata nel nostro Paese e, al 1 agosto 2018, sono stati segnalati 52 casi confermati di infezione. In particolare sono stati segnalati 16 casi con manifestazioni di tipo neuro invasivo di cui 2 decessi, 22 casi di febbre e 14 casi in donatori di sangue asintomatici.”
Secono l'IISS, la febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridaeisolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.
È notizia di qualche ora fa che anche nel Ravennate il virus ha causato il decesso di un uomo.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei.
Non esiste allo stato un vaccino contro il VWN, ma occorre proteggersi nelle zone a rischio dalle punture di zanzare che sono il veicolo più semplice di trasmissione del virus con vestiti idonei e repellenti chimici.
Naturalmente prima della donazione, nella informativa occorre dichiarare i soggiorni nelle aree a rischio onde evitare di trasmettere il virus tramite la tasfusione di sangue.
By Michele Barbera

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