venerdì 27 gennaio 2012

APPELLO ALL’UNIONE DEI COMUNI TERRE SICANE ED AI SINDACI DEI COMUNI DI MENFI, MONTEVAGO, SANTA MARGHERITA BELICE E SAMBUCA DI SICILIA: NO ALLA CHIUSURA DELL’UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI MENFI!




Ai Sindaci di Menfi, Montevago, Santa Margherita Belice, Sambuca di Sicilia

All’Unione dei Comuni “Terre Sicane”

Al Sig. Giudice di Pace di Menfi

Al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Tribunale di Sciacca


Oggetto: Richiesta di convocazione urgente  conferenza di servizi presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Menfi


La strana, amara sensazione che in questi ultimi anni accomuna tutti gli operatori del diritto è che si va inevitabilmente ed inesorabilmente verso la rottamazione della Giustizia Civile, vista come un ingombrante ed antipatico pachiderma che guasta il panorama giudiziario italiano.
E così si tenta in tutti i modi di rendere difficoltoso l’accesso alla giustizia da parte dei comuni cittadini.
Le strade sono state molteplici, ingannevoli e subdole:
Ä     con la scusa di abolire le marche da bollo, si è introdotto un nuovo balzello: il contributo unificato che nel giro di un decennio ha aumentato di almeno dieci volte le spese di giustizia;
Ä     con la scusa di rendere più efficiente la giustizia si è introdotto il sistema di mediazione obbligatoria che, nella pratica, tranne in rarissime eccezioni allunga di diversi mesi il contenzioso e duplica le spese di giustizia;
Ä     si sono introdotte modifiche che imbrigliano l’attività dell’avvocato in decadenze, riti abbreviati, innominati e quant’altro che non fanno altro che rendere più arzigogolata la procedura civile che di suo era già abbastanza complessa;
Ä     si tenta sempre di ridisegnare la geografia giudiziaria, punendo gli uffici giudiziari minori, colpevoli di non essere statisticamente appetibili.

L’ultima mazzata viene dal governo Monti ( e ti pareva!).
Abolizione degli uffici del giudice di pace “minori” o comunque degli uffici che sono ubicati laddove non vi è la sede di un tribunale.
Uno di questi in tutta Italia è l’Ufficio del Giudice di Pace di Menfi, dove ogni anno si svolgono centinaia di processi penali e civili.
L’abolizione di un ufficio giudiziario non è solo questione “da avvocati”.
Infatti, l’ufficio giudiziario è frequentato non solo dagli addetti ai lavori, ma dalle parti personalmente, dai testimoni, dai consulenti, etc… Decine, se non centinaia di persone, di tutte le età, che quasi quotidianamente accedono al servizio offerto dal Giudice di Pace.
E non dimentichiamo che molto spesso, specie in provincia di Agrigento dove i trasporti pubblici non sono granché, la vicinanza dell’ufficio giudiziario è determinante per la presenza delle parti e dei testimoni.
L’Ufficio del Giudice di Pace di Menfi, in atto è ubicato presso il nuovo edificio del “Centro Civico” in Corso Palminteri. Ha locali nuovi. Due aule di udienza. Parcheggio più che capiente e facilità di raggiungimento. Insomma, ha tutti i requisiti di efficienza dal punto di vista logistico.
Il Giudice di Pace in carica, nonostante l’organico dimezzato svolge un lavoro assai di pregio, apprezzato da tutti gli operatori di diritto e rappresenta per i comuni di S. Margherita, Menfi, Sambuca e Montevago un sicuro punto di riferimento.
Ora il d.l. 138/11 (c.d. manovra bis) convertito nella L.14/09/2011 n.148  abolisce e “sopprime” gli uffici del giudice di pace che hanno sede in luoghi diversi da quello circondariale (quello cioè dove ha sede un Tribunale). In breve, per quel che ci riguarda nel circondario del Tribunale di Sciacca saranno aboliti gli uffici del giudice di pace di Menfi, Ribera e Bivona.
Tutto questo a meno che le amministrazioni locali non si faranno carico dei costi relativi al funzionamento dell’Ufficio del Giudice di Pace.
Di tale esigenza a Menfi si è fatto carico il collega Giuseppe Avona che da settimane ha interessato le amministrazioni dell’Unione dei comuni all’esigenza di mantenere l’Ufficio del Giudice di Pace di Menfi. Afferma l’Avv. Avona: “Ho promosso questa iniziativa per coinvolgere sia i legali che le popolazioni interessate ed anche al fine di sensibilizzare i Sindaci dell’Unione dei Comuni e gli amministratori belicini al problema ed ai gravissimi risvolti sociali inerenti il mantenimento del presidio giudiziario. Ho saputo che nel nostro circondario già il Sindaco di Bivona si è autonomamente attivato per richiedere al Ministero il mantenimento dell’ufficio del giudice di pace di Bivona”
Le spese di mantenimento dell’Ufficio sono connesse alle esigenze di personale e di tutta la documentazione burocratica (registri, etc…). Inoltre occorre prevedere i costi per la formazione del personale stesso. Sarebbe opportuno, però, visto che i costi devono gravare sulle comunità interessate che anche le tasse giudiziarie (contributo unificato, diritti, etc…) che vengono incassati dall’Ufficio del Giudice di Pace di Menfi venissero devolute, almeno in parte, alle casse del medesimo ufficio e non piuttosto finire nel calderone del Ministero della Giustizia.
Noi vogliamo partecipare all’appello dell’Avv. Avona, sostenendone a gran voce l’iniziativa.
Chiediamo, dunque, che venga immediatamente istituita una conferenza di servizi che raduni le Amministrazioni interessate, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Tribunale di Sciacca, il Coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace di Menfi al fine di redigere un verbale da inoltrare al Ministero per consentire il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Menfi per come previsto dall’art.3, comma secondo del D.to Leg.vo 16/12/2011.
Menfi 15/01/2012
                                             Avv. Michele Barbera
                                             Comitato spontaneo “Diritto & Società”
                                             Comitato spontaneo “Quartiere Soccorso di Menfi”

1 commento:

  1. Il Sindaco di Menfi ha risposto positivamente all'appello. Per leggere la risposta, ecco il link: http://menficambia.net/2012/01/27/rischio-chiusura-giudice-di-pace-di-menfi-il-sindaco-convochera-conferenza-di-servizi/

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