La vicenda GFOREX si arricchisce di un altro interessante capitolo.
Davanti al Collegio della Terza Sezione del Tribunale di Milano ha deposto il
Curatore Fallimentare, Avv. Zanetti, che ha illustrato in sintesi (per modo
dire, visto che l’udienza si è protratta per diverse ore) quanto già scritto
nelle corpose relazioni già acquisite dal Tribunale Penale.
Il processo vede unico imputato il famigerato RIAZ, imputato di bancarotta fraudolenta nella
qualità di amministratore della GFOREX s.p.a. e di violazione delle norme sulla
raccolta del pubblico risparmio, visto che SPINARDI è stato condannato con
sentenza patteggiata e la posizione di DI FONZO è in bilico tra l’istanza di
patteggiamento e l’apertura del dibattimento.
La deposizione del Curatore è iniziata da vicende pregresse all’avvento
di RIAZ quale amministratore della GFOREX assieme a SPINARDI e DI FONZO.
La GFOREX, infatti nel periodo fino al 2008 aveva bonificato
svariati milioni di euro di proprietà dei suoi clienti al broker svizzero CROWN
FOREX, protagonista di una truffa fotocopia di quella compiuta da GTL ai danni
dei risparmiatori GFOREX.
Per chi non conoscesse la vicenda, va detto che la CROWN, nonostante non avesse alcuna autorizzazione per
operare nel settore finanziario (c’è un rapporto della Commissione Federale Elvetica per le Attività
Bancarie) si presentava ai risparmiatori con rendimenti annui che sfioravano apparentemente il 10-12%. Tuttavia, dopo l’opportuno “rastrellamento”
di contante la Società, che aveva base in Svizzera e consociate negli Stati Uniti, fallisce nel 2009 con un
buco, tra Svizzera e Stati Uniti di quasi duecento milioni di dollari.
Gli amministratori della GFOREX dopo aver “perso” nel buco della CROWN
FOREX diversi milioni di euro, si “affidano” a RIAZ ed alla sua GTL quale unico "broker", e – come ha sottolineato il Curatore – la stessa scelta di mancata “diversificazione”
è un indice assai sospetto quantomeno di scarsa “capacità amministrativa” e di “mancanza
di prudenza”.
Quindi, GFOREX dopo aver buttato al vento milioni di euro, si affida al
buon RIAZ che, guarda caso, nel 02/07/2009 diventa amministratore della GFOREX
assieme a Spinardi e Di Fonzo. RIAZ imbonisce gli altri amministratori di
GFOREX “promettendo” di ripianare il buco CROWN mediante un fantomatico “accollo”
di cui, però, stranamente non vi è traccia alcuna nella contabilità GFOREX.
Cosa fanno gli amministratori per “risollevare” le sorti della GFOREX?
Praticamente nulla. I soldi continuavano ad essere rastrellati in
Italia ed affidati (bonificati) alle società di Riaz in Svizzera, alle Isole
Vergini ed addirittura direttamente alla GTL di Dubai. Solo nell’ultimo periodo
risultano bonifici per circa tredici milioni di euro che partivano dai conti
italiani della GFOREX.
Ed i risparmiatori? Continuavano ad essere imboniti con rapporti
rassicuranti – assolutamente positivi - che la GFOREX mutuava da quelli che la
GTL gli forniva: Riaz, tramite le sue società, rassicurava GFOREX che i soldi
erano al “sicuro”, magari con qualche piccolo bonifico di ritorno, e la GFOREX
rassicurava i risparmiatori che tutto era a posto.
E la truffa continuava.
Nel frattempo la GTL Svizzera viene messa in liquidazione in Svizzera (anch'essa era priva di autorizzazione per l’esercizio delle attività finanziarie), e scoppia la lite tra DI FONZO e RIAZ. In
esito a tale “contrasto”, dopo diversi mesi, viene sottoscritto il famoso “accordo di mutuo” (11/05/2010,
Settlement & Loan Agreemeent) in cui Riaz (leggasi Società GTL
Svizzera, delle Isole Vergini e della GTL di Dubai) garantisce “se stesso” sulla parola, impegnandosi a restituire alla GFOREX s.p.a., di cui al contempo era
amministratore, la somma di venti milioni di dollari.
Apparentemente DI FONZO e RIAZ sono in lite, ma come spiegare, a quel
punto, la circostanza – pure riferita dal Curatore – che poco prima e cioè il
29/01/2010, tutti insieme appassionatamente (fino al punto da farsi
rappresentare da un unico procuratore, tale sig. Filippo Comparetto) costituiscono
la EQUIS sarl in Lussemburgo, società, afferma il Curatore nella Relazione del
22/06/2012, “di puro investimento finanziario”?
A seguito della firma dell’accordo, in data 22/06/2010, RIAZ – dopo aver
fatto il colpaccio – lascia il CDA della GFOREX s.p.a. dando le dimissioni e... lasciando tutti con un pugno di mosche.
E i soldi?
Mai restituiti. Accordo di restituzione non rispettato. Il Curatore ha
evidenziato la gravissima illegalità commessa dagli amministratori di GFOREX
(compreso l’ambiguo RIAZ) nel mescolare risorse proprie ai risparmi degli
italiani che si erano affidati a GFOREX, nel compiere operazioni bancarie e
finanziarie “anomale”, non rispettando alcuna della norme che prevede la separazione tra conti della società e risparmio raccolto.
Insomma, un disastro amministrativo che si è tradotto nella volatilizzazione
dei risparmi, nell’assenza di "oculatezza" (per usare un termine diplomatico) degli amministratori, fra cui il buon
RIAZ che è uscito dalla vicenda GFOREX con i suoi milioncini di euro in tasca, dando in cambio una “scrittura-cambiale” cabriolet.
Anche la famosa “transazione” mediata per RIAZ da un legale di Roma è
stata per la Curatela solo verbale ed inaccettabile per l’importo assolutamente
irrisorio offerto e per le lunghe (ed ipotetiche) scadenze di adempimento.
La difesa di Riaz?
Semplice. Siccome lui non stava in Italia, anche se amministratore, non può essere ritenuto responsabile
della gestione della GFOREX s.p.a. e, quindi, della sostanziale truffa commessa
ai danni dei risparmiatori e della bancarotta della GFOREX s.p.a..
Per fortuna che le carte (leggasi bonifici) dicono ben altro.
By Michele Barbera