giovedì 10 dicembre 2015

IL RISPARMIO TRADITO E LA COSTITUZIONE VIOLATA: LA GRANDE TRUFFA

“La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”
Quello che avete appena letto non è fantascienza. 
E’ l’art.47 della Carta Costituzionale in vigore in Italia da un bel pezzo.
Ce ne siamo dimenticati? Se ne sono dimenticati quella manica di criminali truffaldini, delinquenti e bastardi che dirigono le banche? Quei criminali che vampirizzano il risparmio del popolo e si fottono stipendi milionari? E quei signori che dovrebbero controllare questi truffatori travestiti? Che cosa fanno, oltre a scaldare le poltrone ed a rubare lo stipendio? Oppure dobbiamo pensare che sono pure loro compartecipi di questa azione criminosa a danno degli italiani?
Gli italiani sono da sempre stati un popolo di “cassettisti”. Li chiamavano “bot people”. Il popolo dei bot. Che ha sempre creduto nel risparmio. Ed il risparmio del popolo ha fatto da sempre la riserva aurea dell’Italia, quella che ci ha permesso di attraversare momenti bui, individuali e collettivi, di cavarcela in mezzo alle tempeste economiche.
Bot people. O popolo di bonaccioni. Di gente disposta a fidarsi. Fino alla disperazione. E quando reagisce viene deriso per essersi fatto “raggirare”.
Vergogna. Vergogna per i governanti incapaci. Vergogna per gli organi di controllo collusi e complici, votati al silenzio con le tasche piene di soldi e di prebende.
Se il popolo perde la fiducia nel risparmio, sarà una tragedia per l’economia. Una tragedia immane ed irreversibile. Altro che crisi!
Questo dovrebbero pensare i governanti pagliacci e gli organi di controllo collusi e complici.
Ormai le truffe finanziarie sono all’ordine del giorno e coinvolgono non solo finanzieri contrabbandieri e pirati, ma anche istituzioni dal volto rispettabile, ma dallo stomaco marcio.
Occorre una stretta sul mercato finanziario. Fare diventare i controlli su chi raccoglie il pubblico risparmio seri, effettivi e soprattutto efficaci e tempestivi. In giro, ai piani alti, c’è troppa gente che dorme o fa finta di dormire. Spesso gli organi di controllo sanno e non agiscono.
Sbagliato e pericoloso.
Soprattutto quando si gioca sulla pelle del popolo, si specula sui sacrifici della gente. E con il suo sangue.
Lo Stato deve farsi carico delle conseguenze della sua inerzia, della condotta anticostituzionale e del parassitismo finanziario che ha gettato sul lastrico le famiglie. 
Chi sbaglia paga. Ed in questo caso a sbagliare è stato lo Stato e le istituzioni di controllo sul risparmio pubblico. 

By Michele Barbera 

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