Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.180 del 18 luglio 2020 il decreto del Presidente della Repubblica del 17 luglio 2020 che convoca i comizi elettorali e fissa la data, nei giorni di domenica 20 settembre e lunedì 21 settembre 2020, per il referendum popolare confermativo relativo all'approvazione della legge costituzionale recante "modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari" approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.240 del 12 ottobre 2019.
Il testo del quesito referendario è il seguente:«Approvate il testo della legge costituzionale concernente "Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari", approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 240 del 12 ottobre 2019?».
Le votazioni si svolgeranno domenica 20 settembre 2020, dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e lunedì dalle 7.00 alle 15.00
Votando, SI' si approva la legge e:
a) si tagliano i parlamentari di 345 unità da 600 a 400 alla Camera, da 12 a 8 per la circoscrizione estera, da 315 a 200 al Senato, da 6 a 4 per la circoscrizione estera;
b) si limita il numero dei senatori a vita a 5.
Votando NO, invece, si lascerà tutto come è adesso e si continueranno ad avere 945 parlamentari più un numero imprecisato di senatori a vita.
Il referendum NON richiede per la sua validità il voto della maggioranza degli elettori, vince il voto della maggioranza dei votanti.
Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, NON è richiesto alcun quorum.
Sarà battaglia all'ultimo voto!
By Michele Barbera
Ne avrei tagliato ancora la metà. .600 sono ancora troppi..
RispondiEliminaA dire la verità non è il numero che dovrebbe spaventarci ma quello che prendono di stipendio e di pensione che è esagerato e discriminante e non consente una democrazia vera stante la colla che li tiene li.
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EliminaForse sfugge, ai più, l'essenza della rappresentanza democratica: la riduzione numerica dei parlamentari e l'abolizione della maggioranza degli aventi diritto al voto, snatura completamente il principio ispiratore dei padri fondatori.
EliminaCon tale provvedimento si concentrano in mano di pochi il potere assoluto e anti-democratico della rappresentanza proporzionale del popolo, a vantaggio delle grandi concentrazioni di potere.
La riduzione dei costi è un falso problema ed insignificante per l'economia di un grande Paese democratico: bensì è la moralizzazione della spesa e lo snellimento burocratico il vero nodo del problema.
Per chi non se ne fosse ancora accorto le lobby di potere non basano i loro interessi solamente sui politici, al di la del numero, bensì sui lacci e lacciuoli che tramano nell'ombra con i burocrati servi del capitalismo spinto.
🙏
Dove ci sono troppi galli non fa mai giorno. I vecchi proverbi non mentono mai...
EliminaEFISIO ai tempi dei padri fondatori tu non saresti stato qui a scrivere c'era una volta
EliminaSperiamo sia tutto vero e che la gente vada a votare
RispondiEliminaScusami "unknow" sconosciuto: l'indizione del referendum è sulla Gazzetta Ufficiale! Forse qualcuno ha interesse a nasconderlo, ma non penso che la Gazzetta Ufficiale contenga BUFALE!
RispondiEliminaLa notizia è Ufficiale... ma ben nascosta: CHI HA PAURA CHE GLI ITALIANI VADANO A VOTARE???
RispondiEliminaLa sinistra ha paura che la gente vada a votare,perché sanno che perderanno.
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EliminaNon si farà suppongo
EliminaBISOGNA ANDARE A VOTARE! #bastaconlacasta
RispondiEliminaAngela
Ma se vengono eliminati i pochi commenti che esprimono pareri non graditi, questo diventa semplicemente uno spot pubblicitario in rete e niente di più. Se invece vuole essere l'occasione di un sereno e costruttivo confronto di opinioni sarebbe il caso di lasciare a tutti il diritto di parola, purchè espresso in termini civili, va da sè. Personalmente sarei favorevole all'adeguamento del numero dei parlamentari al numero degli elettori che votano effettivamente. Per intenderci, l'attuale rappresentanza parlamentare (che è quella costituzionale) dovrebbe essere adeguata in base alla percentuali di votanti rispetto agli aventi diritto al voto. In tal modo si arriverebbe a numeri molto vicini a quelli previsti dalla riforma costituzionale, senza agitare mirabolanti e demagogici risparmi di spesa, e probabilmente si incentiverebbe la gente a recarsi alle urne, che è quanto di più democratico possa esserci. O no?
EliminaNon ha nessuna importanza il numero dei votanti. Non c'è il Quorum. Un voto in più approva, uno in meno boccia. Quindi non c'è alcuna ragione per nascondere la notizia.
RispondiEliminaNon ha nessuna importanza il numero dei votanti. Non c'è il Quorum. Un voto in più approva, uno in meno boccia. Quindi non c'è alcuna ragione per nascondere la notizia.
RispondiEliminaCaro Filippo, se non c'è nessun quorum una ragione in più per andare a votare. Come dici tu basta solo un voto di scarto perché la legge venga approvata o meno. E' anche vero che di questo referendum si parla poco... Forse tagliare 300 poltrone, con tutti gli annessi e connessi, compresi privilegi e vitalizio, non interessa a nessuno?
RispondiElimina... A quando anche per i vitalizi???? 🤔... 😉
RispondiEliminaSono stati aboliti. Non vedi il casino che stanno facendo per riaverli?
Eliminastiamo tornando indietro le altre nazioni vanno avanti con le riforme noi stiamo tornando nel periodo antecedente alle guerre mondiali dove il potere si spartiva la torta a forma di stivale
RispondiEliminaCi sono già i manifesti dappertutto per l'indizione di comizi elettoriali. E poi è un po presto vedrete che fra una decina di giorni cominceranno i dibattiti.
RispondiEliminaBasta un senatore e un parlamentare per ogni regione e poi solo i classici per l'economia esteri sanitaria e così via.. Io penso che un centinaio bastano e avanzano
RispondiEliminaChiediamo anche un referendum per abolire i vitalizi, che ne pensate...?
RispondiEliminaE questi 345 che vengono tagliati che fine fanno? Magari gli daranno un Tfr di 500 milioni di euro
RispondiEliminaMa sai almeno quanti sono 500.000.000 di euro? No comment!
EliminaSi chiamano *Onorevoli* perché la carica era, in origine, solo onorifica (non retribuita).
RispondiEliminaIo però ho dei dubbi... e purtroppo non c'è stato un dibattito ampio su questo argomento...
RispondiEliminaConsiderando come sono andate le cose finora, temo che un numero ridotto di parlamentari renda meno difficoltoso il "condizionamento" dei voti.. Sappiamo bene come funziona il gioco delle compravendite... Boh. Io la butto là...
Si dovrebbe votare per cambiare la legge elettorale, le ammucchiate di partiti.. basta e basta sanguisughe dimezzare a 300 e sono anche troppi parassiti con stipendi da vergogna e rompono con il RDC DI DIRITTO COSTITUZIONALE
RispondiEliminaScusate ma quelli che se andranno a casa spero che non ci toccherà mantenerli perché il problema fondamentale è proprio questo
RispondiEliminaNon possiamo mantenere più nessuno se non le nostre famiglie e o vite
Basta RUBARE spero sia chiaro
Basta VITALIZI spero sia chiaro......
Il 29 marzo è sabato non domenica
RispondiEliminaDomenica. Controlla il calendario
EliminaMi auguro che il popolo italiano dia una risposta certa.
RispondiEliminaAndando tutti alle urne.
Votando SI.💪
Hanno chiesto al Coronavirus se ci da il permesso di assembrarci tutti vicini vicini in una scuola per esprimere la nostra scelta?
RispondiEliminaPeccato che fosse già stato fatto 5 anni fa e includeva anche la eliminazione degli inutili governi provinciali, altro che 300, li si parlava di almeno 1500 persone inutili. Ma avete votato no.
RispondiEliminaComunque prendiamoci queste briciole e purtroppo continuiamo a pagare Presidente della provincia e tutta la combriccola inutile che nessuno si ricorda nemmeno che esiste. 8k al mese
Per la nostra democrazia rappresentativa possiamo tranquillamente ridurre il numero dei parlamentari, fate mente "locale" alle amministrazioni che vi governano da vicino e come sono strutturate.Occorrono persone degne svincolate dai Comitati d'affari, meno ce ne sono e meglio vengono controllati dai rappresentati.
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