ISBN 978-88-98885-65-7 - Edizioni Accademia Internazionale "IL CONVIVIO", 2015 |
Affascinante come un giallo, intrigante come un thriller e
serio come solo lo può essere un raffinato studio di filologia. Raramente la ricerca
filologica si fa apprezzare come nel caso di quest’opera: gli autori Angelo e
Giuseppe Manitta sono gli animatori dell’Accademia “Il Convivio” che sempre più
si segnala per le importanti iniziative nel panorama artistico e culturale
internazionale. Ma i due autori sono soprattutto studiosi, attenti e raffinati.
Così è stato per l’opera dedicata ad Antonio Filoteo Omodei le cui tracce
storiche fino a poco tempo fa, erano scarni cenni biografici su due codici
custoditi nella Biblioteca Comunale di Palermo, risalenti al 1500 ed al 1800.
Antonio Filoteo Omodei è nato intorno al 1517 (già la data
di nascita è un piccolo mistero) a Castiglione di Sicilia. Da lì prende
l’abbrivio una esistenza colta, completata da studi di diritto civile e
canonico a Catania, e costellata da episodi curiosi che rendono sapida la
lettura del libro.
Da Catania, Omodei si trasferisce a Roma, dove viene
coinvolto in molteplici vicissitudini sociali, politiche e culturali e dove dà
mano alle sue opere letterarie. Viene coinvolto anche in un famoso processo che
ebbe ad oggetto un libello letterario che suonò ad offesa al Papa Paolo IV.
Ma prima ancora di tutto questo i due autori si sono dovuti
occupare della identità stessa del personaggio. Dati storici contrastanti,
pseudonimi, anagrammi speculari, acrostici celati sotto versi di sonetti di
impostazione arcadica, hanno alimentato nella ricerca storica il dubbio se
sotto la figura di Omodei si celasse un’unica figura o, addirittura due. Forse
padre e figlio. Una sorta di sdoppiamento di persona non solo psicologico e letterario, ma
addirittura fisico. Fuorvianti e depistanti gli indizi disseminati in codici
cinquecenteschi e in vari poemetti (assai significativi quelli indirizzati al
Cardinale Giulio della Rovere ed a Annibale Caro) che ora fanno propendere per
l’una o l’altra soluzione.
Non vi sveleremo il risultato delle ricerche dei due
studiosi, che merita la lettura del libro, però un accenno alla scoperta del
Codice Capponiano 139, custodito nella Biblioteca Vaticana, va fatto. Il Codice
contiene rime e canzoni attribuibili al Filoteo Omodei, ma il contenuto non è
semplicemente letterario, ma rivoluziona interamente il sapere sulla figura di
Omodei, squarciando un velo storico di eccezionale importanza per una figura
letteraria del cinquecento che, sicuramente, è stata ingiustamente obnubilata.
I due studiosi, lavorando sul Codice Vaticano, hanno saputo
penetrarne i segreti a cominciare dal titolo: “Aetna travolta” che,
capovolgendo le lettere (lì il senso di “travolta”) diventa Antea. Una donna?
Un amore perduto? Tracce di questa figura femminile, probabilmente una
nobildonna romana, altera e crudele, i due autori ne hanno rinvenuto diverse
nel Codice Capponiano ed essa stessa rappresenta un pendant felice per la
ricostruzione dell’universo storico e culturale di Filoteo Omodei. Sotto
metafora l’idillio diventa oggetto di un successivo romanzo di Filoteo Omodei.
Ma questo è solo un frammento, solo una vaga idea di quello
che vien fuori dal rigorosissimo lavoro scientifico che è stato condensato nel
libro e che, su alcuni aspetti, sintetizza mirabilmente lavori di altri
studiosi, puntualmente citati, pur mantenendo tratti di assoluta originalità e
freschezza di riflessione.
Così queste “Indagini su un inedito petrarchista del
Cinquecento” hanno una eccezionale capacità divulgativa, dotate di un naturale
intreccio fabulatorio che avvicina e cattura il lettore al mondo fascinoso
della filologia, con una verve che supera di parecchie lunghezze certi
romanzi-fumettoni di americana fattura, con il meraviglioso vantaggio che
quanto indagato e descritto dai professori Manitta è tutto incredibilmente vero
ed autentico.
Per chi volesse il libro, consiglio di ordinarlo,
chiedendolo direttamente all’Accademia “Il Convivio”. Scrivere a Enza Conti: enzaconti@ilconvivio.org
Complimenti per tutte le vostre iniziative. Calogero Giuseppe. Visitate
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