E' difficile a volte cambiare. Ma senza cambiamenti non si scrive la storia, nessuna storia. A volte, magari, si torna con la mente al passato, con i ricordi, le memorie. Ma nessuno può fermare quel fiume immenso che è il progresso storico, umano e sociale: e quando ci illudiamo di essere fermi, proprio in quel momento la corrente ci strascina oltre, ancora più avanti, inconsapevolmente.
Così anche noi - nel nostro piccolo - sentiamo a volte l'esigenza di cambiare, e non è semplicemente una questione di moda. Piuttosto, di allargare orizzonti, confini, idee.
E ciò nell'intento di captare l'onda lunga della coscienza collettiva, della sensibilità che ci fa vedere l' "oltre", al di là degli schemi, dell'informazione precotta e delle idee congelate.
Questo blog, ormai, non è più mio, o, meglio non è solo mio; e quasi mi seccherebbe che lo fosse.
Spesso mi è capitato di avere un dialogo dietro le quinte con i miei lettori, ogni tanto ricevo idee, suggerimenti, riflessioni di un pubblico che non sapevo e che mi lusinga di avere.
Ora ci sono i miei "ragazzi" (chiamarli redazione proprio non si può). Hanno dato una spinta creativa al blog, riservandomi l'onore di "non mettermi da parte".
E' utile il confronto con i più giovani, con chi ti vede allo specchio.
Così l'altra sera in pizzeria, è venuta fuori l'idea di raccontare nel blog "un'altra storia".
La nostra storia, senza pretese, né paura. Una storia che riteniamo importante, scritta con i libri, con la cronaca, con la libertà di chi non deve rendere conto a nessuno se non alla propria coscienza. Non abbiamo pretese di verità, ma di libertà. Nel rispetto degli altri, ma senza timori reverenziali. Con il gusto per l'inedito o l'inusuale.
Informazione piccola, locale, ma anche momenti di pensiero collettivo, sui grandi eventi e su ciò che per noi conta.
I post continueranno (almeno per ora) ad avere la firma del "sottoscritto, personalmente di persona", ma dietro avranno le idee, la creatività, dei miei strani, geniali ed "anonimi" (almeno per ora) sponsor.
Un saluto a tutti, con l'augurio di avervi sempre come lettori, e vi assicuro che sarà tutta "un'altra storia".
By Michele Barbera
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