Non solo sdraio e pennichella. Stranamente, da quel che vedo, gli italiani sotto l'ombrellone si annoiano e quando non c'è qualche bella vicina (o vicino) da importunare tentando l' "aggancio", ci si dedica ad una miriade di attività che vale la pena, così, di annotare a margine.
Secondo le statistiche, racimolate qua e là, in cima alle "occupazioni" ombrellifere c'è il cellulare. Ovviamente non quello solito, scarno, ma quello hi-tech, che ti consente di messaggiare, entrare in chat e sul Web. I più scalmanati hanno pure l'auricolare.
A proposito di auricolare, prende piede in modo incontrollabile tra i più giovani l'i-pod e tutti i suoi consimili. Musica a tutto spiano, magari intercettata alla meno peggio su internet o trasmessa wi-fi.
Per chi ha paura di perdere il cellulare in spiaggia o che glielo freghino o semplicemente ne è stufo, ritornano i vecchi giornali scandalistici e di gossip. L'ultimo pettegolezzo su Belen o le tette al vento di qualche matura lady vip gonfiano le vele gossippare, specie d'estate e così tutti a cerca di "esclusive" e dell'ultima foto.
Poi, strano a dirsi i libri. Raro vedere l'e-book reader sulle calde sabbie nostrane. Nelle arse mattinate d'estate, sotto la canicola, ritornano i libri cartacei nelle mani degli italiani, per un divertimento tutto sommato a buon prezzo e che ci appassiona. Libri, proprio così, meglio se formato ridotto o in brossura, più facili da sistemare nel borsone a tracolla o, magari, nella tasca dei pantaloni. Non c'è un gusto unico e, talvolta, il lettore occasionale si accontenta di quel che trova in edicola, sotto forma di strano allegato a qualche periodico di turno.
Niente di più sbagliato. Se proprio avete voglia di leggere, fatelo bene. Combattete la pigrizia (non solo intellettuale) e recatevi in qualche libreria che, magari, fortunosamente è rimasta aperta durante il mese di agosto. Oppure, se volete risparmiare pure lì, riscoprite il gusto di andare in qualche biblioteca pubblica, di consultare i cataloghi e farvi prestare uno o due testi.
Può essere interessante andare a qualche incontro con gli autori: d'estate abbondano, anche nei piccoli centri, magari incorniciati da festival del libro o da premi che, se non hanno il prestigio dello Strega, quantomeno hanno il pregio di illuminare per un momento un'opera o un autore sconosciuto ai più.
In giro, nella mia spiaggia ho visto di tutto: da Umberto Eco a Stephen King, passando per i soliti Camilleri, Lucarelli, Carofiglio, Higgins, Highsmith e qualche autore svedese dal nome impronunciabile.
Mi ha fatto tenerezza scoprire anche che nell'immenso e dispersivo universo letterario "da spiaggia" una signora stava leggendo una copia del mio "Esame incrociato". Non eravamo certo a Rimini, in Costa Azzurra o Costa Smeralda. Ma a me sta bene così. In fondo, anche Manzoni era soddisfatto dei suoi "ventiquattro" lettori...
By M.
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