L'ultimo aggiornamento
dell'AVIS nazionale risale al 21 agosto scorso. La mappa dei luoghi
dove è più probabile contrarre il Virus West Nile riguarda anche i
donatori AVIS che, laddove abbiano trascorso almeno una notte nelle
regioni italiane interessate al virus sono sospesi cautelarmente
dalle donazioni.
Secondo quanto rilevato
dall'Istituto Superiore della Sanità “Nel
2018 la trasmissione del virus West Nile in Italia e nel Sud-Est
Europa è iniziata prima rispetto agli anni precedenti. Il 16 giugno
si è verificato il primo caso umano di infezione confermata nel
nostro Paese e, al 1 agosto 2018, sono stati segnalati 52 casi
confermati di infezione. In particolare sono stati segnalati 16 casi
con manifestazioni di tipo neuro invasivo di cui 2 decessi, 22 casi
di febbre e 14 casi in donatori di sangue asintomatici.”
Secono l'IISS, la
febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal
virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia
dei Flaviviridaeisolato
per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West
Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia
occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono
gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del
tipo Culex),
le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo.
Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono
trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione
madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da
persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il
virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni
casi anche cani, gatti, conigli e altri.
È notizia di qualche ora
fa che anche nel Ravennate il virus ha causato il decesso di un uomo.
La
maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i
casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal
di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei.
Non
esiste allo stato un vaccino contro il VWN, ma occorre proteggersi
nelle zone a rischio dalle punture di zanzare che sono il veicolo più
semplice di trasmissione del virus con vestiti idonei e repellenti
chimici.
Naturalmente
prima della donazione, nella informativa occorre dichiarare i
soggiorni nelle aree a rischio onde evitare di trasmettere il virus
tramite la tasfusione di sangue.
By
Michele Barbera
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