Parterre d’eccezione ieri sera nella gremitissima Aula della
Corte di Assise del Tribunale di Sciacca. Un pubblico attento ha seguito le
relazioni del Presidente del Tribunale, Dott. Andrea Genna, e del Procuratore
della Repubblica, Dott. Vincenzo Pantaleo, sulle tematiche della giustizia
locale e sulle prossime sfide future che attendono la struttura giudiziaria
saccense, non ultima, quella del processo telematico. Entrambi i magistrati hanno
posto l’accento sulla efficienza del Tribunale di Sciacca e sulla sua
peculiarità, quale insostituibile presidio di legalità nel territorio,
congiuntamente alle Forze dell’Ordine ed alle componenti della società civile.
E’ stata lodata la sinergia che vede coinvolti quotidianamente
magistrati, avvocati, funzionari nell’amministrazione della giustizia nello
sforzo di assicurare una giustizia rapida ed equa, funzionale ai bisogni della
cittadinanza. Ricordata anche la recente istituzione del Centro Antiviolenza
che ha promosso, a livello interdisciplinare, la tutela da tutte le forme di
violenza, sia fisica che psicologica, delle fasce più deboli della società. Il
Centro, a cui collaborano anche professionalità esterne al Tribunale, prima fra
tutte la psicologa Elina Salomone, ha portato a vivo la triste realtà, sino ad
oggi seminascosta, di quelle violenze perpetrate fra mura domestiche o con
l’abuso di legami parentali o amicali, fornendo un pronto e completo sostegno
alle vittime.
Accanto alla riflessione su temi importanti, si respirava un
vivo clima di festa comune all’intero uditorio composto, oltre che da centinaia
di avvocati, anche da alunni delle scuole primarie e secondarie del circondario
e relative famiglie, coinvolte nel tradizionale appuntamento con il concorso
multimediale su “Scuola e Legalità”. Tante le opere premiate e realizzate in
modo originale dagli alunni e dagli studenti sul tema della legalità: filmati
in DVD ed una varietà di elaborati grafici e cartelloni esposti per l’occasione
lungo le pareti dell’Aula.
Per gli avvocati ha relazionato l’Avv. Luigi Alessi che, con
toni coinvolgenti, conditi da un filo di sapiente ironia ed “amarcord”, ha
ripercorso la plurisecolare storia del Tribunale di Sciacca, dalle curie
fondate dai normanni sino alle vicende dei nostri giorni che hanno posto il
Tribunale all’attenzione dei massimi vertici governativi nei progetti di
riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie.
Una storia movimentata, quella della curia saccense, sempre
in bilico tra la riaffermazione della sua necessaria esistenza ed il bisogno di
giustizia nel territorio, ma anche una storia ricca di personaggi eccellenti, costellata
di magistrati impegnati che si sono sempre distinti per doti di grande
equilibrio ed umanità e di eccellenti professionalità, sia nel campo civile che
penale.
Toccante l’episodio di giustizia civile che ha riguardato la
ripartizione dei latifondi nel secondo dopoguerra e l’impegno di Accursio
Miraglia, sindacalista trucidato dalla mafia.
A concludere i lavori è stato il presidente del Consiglio
dell’Ordine, Avv. Filippo Di Giovanna che, con una relazione di ampio respiro,
ha catalizzato l’attenzione dell’uditorio sul ruolo dell’avvocatura nell’ambito
della società civile.
Moderatore capace e misurato l’Avv. Giuseppe Livio, ormai un
punto di riferimento per l’avvocatura saccense per l’organizzazione di eventi
formativi non relegati solo al tecnicismo professionale ma estesi a tutte le
componenti sociali.
Riteniamo doveroso, a margine di questi appunti, rivolgere
il nostro ringraziamento a tutti coloro che si sono battuti ed impegnati per il
mantenimento della struttura giudiziaria saccense. Primi fra tutti i politici
che, nella ultima e delicatissima fase di confronto con il Ministro Severino,
hanno saputo bene rappresentare le esigenze del territorio saccense.
Mi riferisco soprattutto ai parlamentari della maggioranza
Giuseppe Marinello, Giuseppe Ruvolo ed il segretario Angelino Alfano che, nel
fotofinish finale, hanno saputo imporre al governo con fermezza le esigenze del
sottese al mantenimento del Tribunale, smentendo con i fatti le critiche (e noi
per primi ne facciamo ammenda) che in un primo momento erano state loro
rivolte.
Un grazie va anche al Sindaco di Sciacca, Avv. Fabrizio Di
Paola, che ha saputo costantemente seguire le tormentate vicende della
revisione delle circoscrizioni giudiziarie, dando impulso alle necessarie
iniziative istituzionali per raccordare l’impegno della popolazione con i
vertici delle rappresentanze politiche territoriali.
Un ultimo e meritato saluto va alla cittadinanza ed a tutti
i movimenti e le associazioni professionali, di categoria e della società
civile che si sono ritrovate in modo coerente, compatto ed unitario nella
difesa del presidio giudiziario saccense, a dimostrazione che l’impegno civile
e la passione esternata non erano frutto di un’effimera pulsione campanilistica,
quanto piuttosto la necessaria riaffermazione di prerogative inalienabili e
della concreta esigenza di mantenere in un territorio di frontiera un forte
segnale della presenza dello Stato e delle sue Istituzioni, a tutela, IN NOME
DEL POPOLO ITALIANO, dei principi democratici, di libertà e di giustizia su cui
si fonda la nostra Repubblica.
By M. Barbera
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