Tutto ha inizio da un provvedimento
prefettizio che nel caso della Palermo-Sciacca, autorizza ben
sette comuni a rilevare le infrazioni per velocità. È il decreto
12/07/2017, il quale però non autorizza rilevazione da postazione in
movimento. Parla di tutt’altro.
Infatti, il decreto parla di
“postazioni” e “localizzazione”, e di autorizzazione al
rilevamento della velocità a distanza.
Chiaro?
Non parla di scout speed.
Infatti, mentre una postazione fissa è
tale, lo scout speed moltiplica in modo esponenziale le postazioni,
in quanto si tratta di un apparecchio in movimento che può
realizzare per ogni cm. di strada decine e decine di violazioni.
Dunque, è chiaro che i Comuni di
San Giuseppe Jato e San Cipirello hanno “allargato”
l’interpretazione del decreto di autorizzazione che parla di postazioni “fisse”.
È questa è la prima illegalità.
Poi c’è la proposta commerciale.
Sì, proprio così. Una Società catanese effettua al Comune, o,
meglio, al responsabile del servizio di polizia municipale una proposta commerciale.
L’intento?
Fare soldi grassi a spese degli
automobilisti.
C'è un tariffario preciso. Si parla di una tantum, di fotogrammi
pagati €.15,00 cadauno e royalties che possono arrivare sino al
50% degli introiti.
Il tutto, si badi bene, entro certo
limiti contabili che sono variabili per fottere la legge sugli appalti ed andare a
trattativa privata. Quindi la Società lucra sugli illeciti a
percentuale, senza neanche la trasparenza o la convenienza di una
gara pubblica, ma solo tramite un accordo “privato”.
Ma non è turbativa d’asta?
Art.353 c.p.? Boh!!!
Andiamo avanti.
Le chicche ora sono nei verbali di
contestazione. Parliamo quelli di San Giuseppe Jato e San Cipirello.
Nei verbali:
a) non troverete mai chi ha
materialmente rilevato con lo scout speed la velocità;
b) non troverete alcun dato sull’
“auto di servizio” che svolge gli accertamenti;
c) il veicolo viene definito nella
piena “disponibilità” del Comune.
Tutte minchiate.
In realtà, almeno sino a qualche
giorno fa, lo scout speed era UNICO per i due comuni, affittato
assieme al veicolo dalla Società catanese.
L’apparecchio ha matricola n.4217
ed è montato sul veicolo targato EY354LD che appartiene alla società
privata catanese e che è l’unico veicolo che può montare
quell’apparecchio.
Sul veicolo chi c’è? Boh! Di
certo al suo “affitto” si alternano alacremente i Comuni di San
Giuseppe Jato e di San Cipirello, in barba “all’auto di servizio”
ed alla “esclusiva” disponibilità.
La verità è che c’è dietro una
speculazione di centinaia di migliaia di euro a danno degli
automobilisti che sono costretti a dribblare limiti di velocità
ballerini (90-70-50-30) e se sbagliano anche di un centimetro vengono
pizzicati. Non vi sto a dire le scene di rallentamenti improvvisi,
frenate e sbandate quando si paventa che vi sia la macchina “scout”.
Quello che fa più male è che si
specula sulla memoria delle vittime della strada.
Dunque, automobilisti NON ARRENDETEVI,
impugnate i verbali scout speed e fate anche denunce:
a) per violazione ed eccesso di potere
sull’autorizzazione prefettizia;
b) per violazione sulla legge degli
appalti;
c) per turbativa d’asta ed illecito
profitto;
d) per danno erariale per attività di
ufficio contraria agli interessi pubblici.
Da ultimo, un appello a tutti gli
automobilisti: BOICOTTATE I COMUNI CON LO
SCOUT-SPEED.
Visto e considerato che la multa
scout è sempre più vicina ad un “pizzo di passo”, la tassa che
i briganti imponevano a chi attraversava il loro territorio, non
fermatevi ai loro impianti di carburante, ai bar, ai negozi, ai
supermercati, ai meccanici, ai gommisti. Non comprate prodotti che
vengono dai Comuni Scout-speed, non frequentate i loro locali o le
loro Ditte, i loro panifici, le loro edicole.
Pretendete rispetto per la dignità di
cittadini offesi da tanta speculazione.
E tu Anas, mostro informe, sorveglia
meglio: ci sono piazzole invase dalla munnizza, scarpate che vengono
giù a valanga perché nessuno fa le adeguate opere di protezione,
dissesti che sfasciano le sospensioni e mettono a repentaglio la
circolazione. Del resto anche tu, improbo ANAS, hai una fetta della
torta scout che sarebbe, a tenore del codice, pari al 50%.
Non è che se la mangiano gli altri?
Michele Barbera
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