domenica 24 giugno 2018

L'AFFARE SPORCO DELL'IMMIGRAZIONE: DALLA SOLIDARIETA' ALLA SPECULAZIONE


I fenomeni migratori sono antichi quanto l'uomo. Sono motivati dall'esigenza di migliorare la propria vita, dalla volontà di esplorare, dal desiderio di ricchezza, da intenti predatori. Ci sono popoli che della migrazione hanno fatto la propria caratteristica peculiare, come i rom. 
Sono eventi che difficilmente una norma o un muro o barriere potranno mai arrestare. 
Da qualche anno nell'area del Mediterraneo il fenomeno è diventato qualcosa di patologicamente dilagante. 
I governi europei sono, inutile nasconderlo, preoccupati. Dall'area mediorientale sino all'Africa, i flussi migratori sono diventati esponenziali, inarrestabili. 
E così dalla solidarietà propugnata da tutti, si è passati via via alla diffidenza, sino ad arrivare al rifiuto. 
Basterà questo a fermare i flussi dei migranti?
No, di certo. Anche tenendo conto della disperazione di questa gente. 
Nell'area mediorientale Assad ha dato fuoco alla polveriera Siria. Schiaccia gli oppositori e le superpotenze mondiali hanno ridotto il paese ad uno sterile  campo di tiro. 
Nell'Africa i signori della malavita, deportano tramite i passeurs, dai villaggi della fascia subsahariana gruppi innumerevoli di persone, a cui spremono ogni centesimo di dollaro con la promessa del paradiso. Un circolo vizioso duro da fare scomparire e spezzare. Forse più di quello mediorientale. 
Soldi, troppi soldi che girano sul business dell'apparente migrazione. A volte si tratta di deportazione, a volte di sequestri. 
Tutti puntano ad una cosa sola: i soldi. 
Soldi per le bande di malavitosi che deportano e trasferiscono i "migranti". Soldi per le autorità corrotte della Libia che, altrimenti, minacciano di aprire i rubinetti dei flussi migratori con centinaia di migliaia di persone pronti da trasferire su gommoni (e se qualcuno muore, meglio se donne o bambini, fa più scena, più audience). Soldi per le ONG più o meno strumentalizzate, soldi per le cooperative che ricoverano ed assistono (in condizioni spesso disumane) i profughi, i cui patron girano in Ferrari e fanno mangiare ai "profughi" pasta e riso scaduti. 
Una gigantesca cascata di denaro che comincia dal Nord Europa e finisce nelle tasche avide e capienti di soggetti senza scrupoli. 
Più Bruxelles paga, più il business fiorisce. Più l'Unione Europea paga a questo e a quello più mostra la sua debolezza, la sua paura. 
E' un business vizioso, un ricatto del malaffare internazionale. 
Inutile aggiungere che chi è spinto da umana e cristiana pietà finisce con il dubitare della solidarietà. a volte si astiene dal commentare. 
Serviranno i rimpatri? Credo proprio di no.
Semplicemente, si innescheranno altre dinamiche di flusso e... ovviamente di soldi. 
L'unica è lavorare nei territori di partenza, nell'area mediorientale raffreddando i conflitti ed imponendo (sì proprio così) una politica di pace, nell'Africa, eliminando con la forza le deportazioni e le false migrazioni, con un'opera di solidarietà che offra alle popolazioni un'alternativa di vita stanziale dignitosa. 
Ma anche lì ci sono soldi di mezzo, le multinazionali che hanno depredato e depredano il continente africano, le politiche espansionistiche e le strategie di supremazia,  e chissenefrega delle popolazioni locali. 
In fondo, agli strateghi dell'ordine mondiale, fa più comodo la piccola e meschina guerra tra un'Italia piccola così e la Francia ipocrita e sciovinista di un Macron qualunque. 
A ben vedere, stiamo facendo la fine dei polli di manzoniana memoria...
By Michele Barbera 


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