Si avvicina l'apertura dell'anno scolastico e la polemica sui vaccini, e lo dico seriamente, appare veramente fuori di luogo. Per secoli la medicina ha dovuto affrontare duri percorsi di ricerca per sintetizzare le molecole dei vaccini contro malattie devastanti, capaci di generare epidemie e falcidiare la popolazione.
A tutt'oggi, quanti non sarebbero felici di avere un "vaccino" antitumorale, di una medicina, cioè, che assunta in via preventiva scongiurasse lo scatenarsi di patologie mortali?
E, invece, si polemizza contro l'uso dei vaccini, si sparano balle su presunte malattie collaterali.
I ceppi delle malattie tradizionalmente oggi oggetto di vaccinazione sono sempre lì, dietro l'angolo. A volte basta abbassare l'asticella dell'attenzione e subito si scatenano con mini epidemie. Quindi, non è vero che sono debellate ed esporre i nostri figli a rischi serissimi dovrebbe indurre ogni genitore di buon senso a richiedere la vaccinazione non come "obbligo" ma come "diritto".
Altra cosa, questa sì che è giusto pretenderla è la estrema rigorosità dei controlli sui vaccini. Abbiamo il diritto, stavolta sì, di pretendere che siano confezionati a norma, che non subiscano decadimenti per cattiva conservazione o altra alterazione o contraffazione.
Però tutto questo non ci deve mai fare dimenticare che i vaccini hanno consentito di sconfiggere malattie gravi e mortali. Rifiutarli, oltre che estremamente stupido, ci rende responsabili di fronte ai nostri figli ed alla loro generazione, il cui diritto alla salute va sicuramente tutelato.
By MIchele Barbera
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