Tutta colpa della crisi?
No. Semmai è vero il contrario. In Italia nell'ultimo ventennio la
“finanza creativa” di broker senza scrupoli ha portato a
depredare i risparmiatori visti come “parco buoi” sacrificabile
sull'altare del profitto personale. Le c.d. truffe finanziarie, i
superstipendi dei troppi manager, la vessazione dei risparmiatori con
balzelli ed oneri, la fuga dei capitali all'estero motivata dalle
tassazioni finanziarie e dalla volatilità dei risparmi, unitamente
alla evidente impreparazione del nostro sistema bancario rispetto
alle regole rigide imposte dalla Unione Europea hanno inevitabilmente
condotto ad un collasso del sistema bancario.
La vigilanza non ha
saputo intervenire in tempo e la sostanziale impunità di manager
corrotti e delinquenti (chiamateli “bankster”) hanno smantellato
una delle colonne della nostra economia: il risparmio delle famiglie.
Gli italiani, da sempre
votati alla cultura del risparmio, hanno conosciuto la insicurezza
del sistema bancario e finanziario che ha rubato i loro soldi e,
fatto ancora più grave, l'impotenza dello stato e delle istituzioni
di vigilanza. Il denaro, frutto di tanti sacrifici e di privazioni, è
stato rubato dai banditi del Far West finanziario con il colletto bianco e la fuoriserie nel parcheggio riservato.
Ora ci si lamenta della
disaffezione dei cittadini per le banche, per l'erosione dei depositi
e per lo spettro del bail in, l'ennesimo
espediente per salvare chi ha rubato e mettere le mani in tasca a
chi, magari, ha fatto sacrifici immensi per anni per depositare i
soldi nelle banche.
Hanno
ucciso il risparmio.
Non
ci si può stupire se ora le banche falliscono una dietro l'altra.
Paradossalmente ciò avviene quando la crisi (così ci dicono) è
finita.
Non
si è capito che il risparmio si basa sulla fiducia. Se non c'è
fiducia, nessuno si rischia ad affidare i propri soldi a chicchessia.
Ecco
perché è importante che chi tradisce la fiducia dei risparmiatori
deve essere punito nel modo più possibile esemplare e colpito non
solo personalmente, ma anche patrimonialmente, come succede per i
mafiosi e per tutti i soggetti socialmente pericolosi.
Non
dimentichiamo le vittime del risparmio: persone che si sono uccise
dopo aver scoperto che i frutti del proprio lavoro erano andati in
fumo per colpa di amministratori e manager delinquenti. Fare
l'elenco? No, sarebbe troppo lungo e troppo doloroso. Ma le pagine
dei quotidiani ne sono piene.
Volete
che il sistema bancario si riprenda?
La
risposta è semplice: responsabilità per chi amministra le banche,
meno profitti per i manager, vigilanza e punizione per i bankster.
Senza pietà. E maggiori garanzie per chi si priva del quotidiano non
perché è speculatore, ma solo perché pensa al futuro delle aziende
e delle famiglie.
E
se le regole europee sono sbagliate NON si subiscono. Si cambiano.
By Michele
Barbera
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