giovedì 22 dicembre 2016

FALSI D'AUTORE: MARTHA MEDEIROS, ROSITA VICARI E... PABLO NERUDA

Social, siti e blog sono intasati di citazioni di opere e di pensieri di grandi poesti e scrittori. Il che è di per sé una bella cosa. Non c'è alcun motivo infatti per ritenere “superati” concetti, riflessioni e poesie che, invece, spesso contengono espressioni e musicalità, oltre che una intrinseca vitalità che trascende il mero presente o l'epoca in cui furono concepiti. Si tratta di opere che spesso assurgono alla memoria collettiva, diventano patrimonio intellettuale di generazioni.
Martha Medeiros
E' anche vero, purtroppo, che la rete spesso involontariamente, talvolta con una sorta di “dolo collettivo” per lo più inconsapevole, distorce significati, concetti ed anche... autori.
La fenomenologia del “falso in rete” richiederebbe l'estensione di accurate ricerche psico-socio- antropologiche: nel web si può trovare di tutto e si falsifica di tutto. La sindrome del “fake” contagia profili, opere, citazioni, notizie, identità, sino a sfociare nell'illecito (truffe, falsi contatti, etc...). Si possono trovare addirittura siti dedicati e costruiti dichiaratamente sul falso o sulla scoperta del falso.
Ciò può lasciare dolorosi e fastidiosi strascichi ( non solo nel portafogli, ma anche sul piano personale), e talvolta può assumere i contorni del grottesco, del paradossale.

E' il caso ad esempio di due poetesse, una Martha Medeiros, giornalista brasiliana autrice di una delle più belle poesie contemporanee (“Ode alla vita”, altrimenti conosciuta come “Lentamente muore”) e l'altra Rosita Vicari, italiana di Ivrea, anch'ella autrice di una struggente poesia d'amore, conosciuta come “Se saprai starmi vicino”.
Rosita Vicari
Cos'hanno in comune le due poetesse? Che entrambi i loro capolavori sono stati erroneamente - per dolo, diletto o sbaglio o per asineria - attribuiti al famosissimo poeta Pablo Neruda.
Ora è evidente che per la diffusione mondiale che hanno avuto i due testi il paragone può anche lusingare (come graziosamente chiosato da Rosita Vicari nel suo sito personale) ma è evidente il torto che subiscono alla loro personale dote creativa e di paternità.
Dunque, diamo loro il dovuto riconoscimento, senza nulla togliere al grande Pablo Neruda che belle poesie di suo ne ha scritte tante senza bisogno che gliene vengano attribuite altre.
Nasce spontaneo, direbbe qualcuno, il consiglio – prima di usare o diffondere materiale reperito su internet – di assicurarsi sulla sua fonte, sul suo autore e sui contenuti.
Responsabilità ed abbagli colossali sono dietro l'angolo!

By Michele Barbera

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