venerdì 2 settembre 2016

LA LUNA SCOMPARSA, OVVERO IL PIACERE DEL DELITTO - RECENSIONE DI ENZO LEONE


Un "Grazie!" di tutto cuore e con il punto esclamativo all’amico Enzo Leone, critico e giornalista, per la bellissima, entusiasta e personale recensione de “La luna scomparsa”:

E’ veramente piacevole ritrovare, nelle nostre letture, dopo “Qualcosa di importante” nei “Gialli” di Mondadori e “Colpe apparenti”, il maresciallo Massimo Liberti nuovamente  all’opera.
Liberti ha un posto a sé nella letteratura giallistica e non ha bisogno di termini di paragone, forse perché li coinvolge e li abbraccia  virtualmente tutti: dalle ombreggiature intimistiche di certi Maigret, alle paranomalie pseudogotiche di un Dylan Dog. Con Liberti si passa agevolmente dai colori vivaci del camilleriano Montalbano alla sagacia esistenzialista di un Pepe Carvalho, o, perché no, alle deduzioni razionaliste di un moderno Sherlock Holmes.
Le indagini sono sempre condotte con un ritmo narrativo serrato, che intriga il lettore e fa volare via le pagine, ma vi è sempre spazio per le deduzioni distillate: il reticolo di indizi prende forma poco alla volta, i dubbi si scontrano con le ipotesi e, quel che non guasta, tra le righe sfugge un umorismo impertinente ad alleggerire la suspense.
Enzo Leone
Il maresciallo cerca la complicità del lettore e lo rende partecipe passo passo nella ricerca  ascetica e caparbia del colpevole. Non ci sono dogmi investigativi o tesi privilegiate, ma solo ricostruzioni realisticamente sofferte e intuizioni ponderate.
Le trame raffinate e complesse dell’Autore sono un innegabile riflesso della sua capacità narrativa, coinvolgente ed accattivante, che appaga chi legge, tenendolo con il fiato sospeso sino all’ultima pagina, dove l’imprevisto è sempre in agguato.
In questo romanzo, il maresciallo Liberti ci conduce in un viaggio diacronico dove storie antiche e nuove si intrecciano sullo sfondo di un angolo di Sicilia meraviglioso e ricco di storia. Lì dovrà indagare ricomponendo abilmente le tessere di un mosaico in cui l’unica verità si nasconde dietro il volto proteiforme di una oscura divinità fenicia.

Accomodatevi, direbbe a questo punto l'immancabile maggiordomo: il delitto è servito.

By Michele Barbera 

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