Credo doveroso fare il punto su questo blog circa l’ “affare” GFOREX.
Da tempo non scrivo più sull’argomento in quanto, dopo un colloquio con il
sostituto procuratore Dott. Pellicano, ho appreso che la Procura di Milano ha
formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio degli imputati. In attesa del
provvedimento del G.I.P. che fissi l’udienza preliminare, il gruppo che fa capo
a Sciacca, di cui lo scrivente è stato l’appoggio legale, ha deciso di trarre le somme sulle cospicue attività di indagine compiute sull’attività di
Riaz e compagni e sulle future iniziative da adottare. I coordinatori del
gruppo hanno scelto, per il momento ed allo stato, di attendere la possibilità
dell’accesso agli atti della Procura, poi di confrontare i documenti ed,
infine, di eventualmente stimolare l’iniziativa del Curatore del Fallimento
GFOREX s.p.a. sulle iniziative più appropriate da adottare per raggiungere
risultati concreti in vista del risarcimento dei danneggiati.
La scelta di non
pubblicizzare oltre i risultati delle indagini “difensive” si è imposta anche
per evitare strumentalizzazioni, utilizzi impropri di informazioni, inutili
ritorsioni, etc…
In questi mesi lo scrivente ha visto veramente di tutto,
compresi false e-mail, depistaggi, minacce, diffide, intimazioni a chiudere il
blog, tentativi di hackeraggio e di "craccare" il blog con falsi post, etc….
Piuttosto, anche per una evidente logica, si è scelto di effettuare una
comunicazione riservata agli aderenti al gruppo coordinato a Sciacca circa
sia le ulteriori iniziative processuali da adottare sia con l’invio in allegato
di una informativa riservata da cui ognuno potrà trarre le conclusioni che
vuole ed inoltre i moduli da reinviare per confermare la partecipazione al gruppo anche alle future iniziative processuali.
Questo non perché si vuole escludere gli altri da tali notizie, ma
perché l’acquisizione di queste informazioni, l’attività intrattenuta con lo
studio legale, le trasferte, la corrispondenza con studi ed agenzie di mezzo
mondo (è il caso di dirlo!) hanno avuto un costo, solo in parte coperto da quanto
raccolto con gli aderenti al gruppo ed in massima parte sostenuto da pochi che hanno largamente contribuito volontariamente e si sono
accollati la maggior parte delle spese vive. Non solo ma l'ulteriore attività comporterà non solo ulteriori costi ma anche l'espletamento di specifici mandati professionali che possono essere svolti solo con la dovuta riservatezza.
Va detto anche che lo “scambio” di
informazioni con altri gruppi, finalizzato ad una collaborazione leale, non ha
avuto la sorte sperata. Mi riferisco, senza peli sulla lingua, a quei gruppi che pure hanno avuto trasmesso dalla Sicilia un preciso pro
memoria sui dati del processo penale e sullo stato degli atti, ma che non hanno
ritenuto di riscontrare quanto inviato con i dati in loro possesso.
E’ triste
anche il dovere notare che il sottoscritto pare sia stato l’unico ad
interloquire con la Procura di Milano e mettere a nudo la realtà storica dei
truffati. Ancora, va puntualizzata la mancanza di solidarietà allo scrivente
allorché lo studio Cornali di Roma ha voluto tenere un incontro con gli altri
“gruppi” da cui lo scrivente è stato escluso per avere dato risonanza alla
truffa sul proprio blog. Del resto, lo stesso studio Cornali era disponibile ad incontrarsi con
lo scrivente a patto che il sottoscritto accettasse di cancellare i post
sull’argomento.
Ovviamente, ho rifiutato. Il sottoscritto il bavaglio non se lo fa
mettere da nessuno.
Ciò lo dico senza recriminazioni e pentimenti, dato che l’obiettivo è
e rimane quello di colpire i responsabili della truffa e fare di tutto quanto è nel giusto diritto e potere, in
Italia ed all’Estero per recuperare quanto più possibile.
Non nascondo che ho
intrattenuto anche una breve corrispondenza con il dott. Di Fonzo che preferisco
non rendere pubblica. In questa corrispondenza il dott. Di Fonzo mi ha riferito
il suo personale punto di vista sull’intera vicenda, nonché su notizie apparse
su questo e su altri blog. Ho risposto, tra l’altro, che sarebbe stato
opportuno che lui riferisse queste cose al Magistrato.
Un ultimo appunto va fatto
su “commenti” del tutto inutili e pieni di invettive, insulti, etc… ai diversi
post: diversi sono stati cancellati, altri li ho bloccati sul nascere, per
altri ancora ho ritenuto di dovere rispondere ai mittenti che gli insulti
rivolti ai protagonisti di questa terribile vicenda non servono in minima
misura a risolvere il problema. Quanto piuttosto hanno esposto lo scrivente a
ritorsioni e diffide da parte degli avvocati di Di Fonzo e c.ti che hanno
minacciato querela nei confronti dello scrivente, con l'ovvia conseguenza di dovere chiudere l'argomento sul blog. Ho avuto anche il sospetto che certi commenti anonimi fossero il frutto di scelte strumentali proprio allo scopo di mettere in difficoltà lo scrivente dal punto di vista legale.
Un ulteriore appunto va fatto sui tentativi, più o meno ingenui, o più
meno in buona fede, di tentare “vie traverse” per raggiungere “accordi”
più o meno segreti o espliciti con Di Fonzo, con Riaz, etc… Premesso che ciascuno, nella
legalità delle cose, è padrone di fare quel che vuole, ritengo che in questo
caso più che in ogni altro, la verità deve essere separata dalla leggenda.
Vero è che lo scrivente, a seguito della pubblicazione della “taglia”
su Riaz, è stato contattato da personaggi ed agenzie interessate. E’ anche vero
che lo scrivente ha sempre precisato che l’ipotesi di accordo per recuperare i
soldi passava attraverso la consegna di Riaz alle Autorità Giudiziarie
Italiane, anche perché lo scrivente non può nutrire alcun affidamento su
soggetti che hanno creato una voragine finanziaria in cui sono stati
inghiottiti i risparmi di 400 famiglie. Su altri fronti si è segnalata
l’iniziativa (di cui lo scrivente non ha però documentazione ufficiale) di singoli gruppi che
si sono rivolti ad agenzie internazionali di recupero crediti. Sconosco l’esito
di tali iniziative, né il gruppo da me seguito ha dato mandati a tali agenzie.
Ancora, lo scrivente – pur di dare clamore alla vicenda – ha
puntualmente consegnato dossier e documentazione a giornalisti di spessore
nazionale che hanno chiesto notizie per pubblicare servizi su quotidiani e
riviste. Questo a testimonianza che lo scrivente ha sempre creduto che dare
pubblicità all’evento potesse assicurare una maggiore sensibilità dei soggetti
preposti alla tutela del credito ed all’accertamento delle responsabilità.
Un ultimo appunto va fatto al nostro Governo. Sì. Parecchi
risparmiatori hanno voluto, e sono stati da me appoggiati in questo, presentare
istanze e petizioni ai vari parlamentari. E’ stata interessata anche la via
diplomatica per ottenere pressioni sul governo di Dubai circa la posizione di
Riaz. E’ triste dover ammettere che nessuna risposta concreta è stata data.
Pensavo, ed i canali parlamentari sono stati sollecitati in questo senso, che
la recente visita nei Paesi Arabi del Presidente Letta potesse avere qualche
riverbero positivo sulla questione. Ma non mi risulta nulla.
A fronte di ciò, dunque, d’accordo con i coordinatori del gruppo, lo
scrivente ha deciso: a) momentaneamente,
di riservare le informazioni ai soggetti realmente interessati e facenti parte
del gruppo determinato che comprende i risparmiatori di Sciacca e quelli che si
sono via via aggregati; b) di interessare tutti costoro per via mail agli
sviluppi concreti del processo ed alle iniziative da adottare sia nei confronti
delle Autorità Investigative, sia nei confronti degli Organi del Fallimento; c) di
interscambiare le informazioni solo con altri soggetti “esterni” in modo leale
e reciproco.
Naturalmente, ciò non toglie che in futuro vi possa essere la opportunità
di postare particolari avvenimenti che interessano il processo e, dunque,la
totalità dei risparmiatori GFOREX. Di ciò sarà data puntuale notizia pubblica.
Grazie . Condivido la linea e gradirei rimanere in questo gruppo di risparmiatori purché si intenti ogni possibile strategia alfine di scovare i mie ed i nostri risparmi.
RispondiEliminaGent.mo Pasquini, Lei ha vissuto sulla Sua pelle questa tragedia. L'importante è non perdersi d'animo e capire che bisogna essere uniti nel perseguire l'unico intento possibile. Fare fronte comune è quello che più serve in questo momento. Con chiarezza, umiltà e tenacia. Michele Barbera
RispondiEliminaCapisco il punto di vista dell'avvocato Barbera, però bisogna tenere conto di tutti quei risparmiatori truffati che si sono fidati di professionisti che, magari, hanno seguito il consiglio di professionisti che a questo punto risultano meno intraprendenti di lui. Non sarebbe meglio unire tutte le forze? Se no si rischia di dividerci ancora di più!
RispondiEliminaRispondo all' "anonimo": Attenzione, NON intendo minimamente criticare alcuno o mettere in dubbio la capacità dei vari mediatori o professionisti del credito o di altra natura. Desidero solo puntualizzare che da parte di alcune componenti dell'utenza GFOREX vi sono state delle "fughe in avanti" che, per quanto mi risulta, sono state del tutto infruttuose. Auspico, semmai, per il futuro una migliore intesa tra le difese, fermo restando che quanto registrato sino ad oggi è andato in senso contrario!
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