lunedì 15 gennaio 2018

TERREMOTO VALLE DEL BELICE DOPO 50 ANNI: C'E' ANCORA CHI ASPETTA...


Se dopo 50 anni gli amministratori del Belice sono costretti ancora ad appellarsi allo Stato per avere fondi mentre in Friuli è da tempo chiusa la ricostruzione post-terremoto - dice Musumeci - significa che qui l'intervento pubblico ha parzialmente fallito"
La citazione l'ho presa da Repubblica, ma è la verità ed è il triste bilancio di 50 anni di oscurantismo burocratico che ha frenato la ricostruzione nella Valle del Belice. Non è vero che nel Belice sono stati spesi pro capite più soldi che altrove, contro la catastrofe naturale del terremoto. Semmai è vero che le risorse sono state assegnate come un "peso" che il bilancio dello Stato elargiva come una sorta di munificente remunerazione. Insomma, una sorta di pretium doloris di cui l'Italia beneficava una zona distrutta dal sisma. 
Dopo 50 anni cosa ci si domanda cosa è cambiato. 
Nulla, se non la permanenza di un tessuto cicatriziale socio-economico duro a guarire: il sisma è ancora una ferita aperta nella storia di questa terra. Non bastano le solenni cerimonie e le visite in pompa magna. Se veramente si vuole chiudere la ricostruzione del Belice occorre effettuare una ricognizione seria dei danni che ancora lacerano la geografia del territorio, degli immobili abbandonati ed insicuri che dopo 50 anni si reggono in piedi solo per miracolo. E, sopratutto, si devono dare le risorse pro capite che altre zone del territorio italiano hanno avuto e che hanno consentito di vivere il sisma come una parentesi dolorosa ma breve. 
Non si facciano inutili appelli alla prevenzione e protezione del territorio. Inutili perché nonostante le catastrofi, l'instabilità geologica di cui è geneticamente e strutturalmente affetto il nostro Paese, ancora qualcuno fa finta di niente... e non solo a livello locale, ma anche in quelle centralità che dovrebbero pianificare un'azione attenta di tutela del paesaggio e del territorio, di modo da non stracciarsi le vesti con la loro impotenza all'indomani di ogni scossa sismica che scuote il nostro Paese. 
Ma il futuro dell'Italia non è questo, non è l'immobilità burocratica, l'inerzia politica, ma l'azione amministrativa viva ed efficace. 
Questa è la risposta che le popolazioni del Belice, ancora dopo 50 anni, attendono dalle Istituzioni.
By Michele Barbera 

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