giovedì 4 maggio 2017

IL RAPPORTO FRONTEX 2017: ACCUSE, IPOCRISIE E MENZOGNE SULL'AFFAIRE DEI MIGRANTI, CHI NE APPROFITTA



Ebbene il rapporto FRONTEX, da cui trae le mosse il Procuratore Zuccaro esiste ed è pubblico.
Chiunque lo può consultare (almeno sin tanto che lo tengono pubblicato sul sito).
Il rapporto esiste e non è tranquillizzante. Tutt'altro.
A pag. 34 si legge: Apparently, all parties involved in SAR operations in the Central Mediterranean unintentionally help criminals achieve their objectives at minimum cost, strengthen their business model by increasing the chances of success.
Che tradotto (scusate il mio pessimo inglese) fa così: "apparentemente tutte le parti coinvolte nelle operazioni SAR nel Mediterrano Central aiutano involontariamente i criminali a raggiungere i loro obiettivi al minimo costo, rafforzando il loro modello di affari con un incremento delle probabilità di successo".
Ed ancora, This is not a new strategy, but the scope of the problem is alarming. (questa strategia non è nuova, ma la portata del problema è allarmante).
Poco prima, nell'illustrare il crescente sfruttamento a livello criminale delle rotte nel Mediterraneo centrale, il rapporto afferma che  it transpired that both border surveillance and SAR missions close to, or within, the 12-mile territorial waters of Libya have unintended consequences (si è verificato che le operazioni di sorveglianza dei confini e le missioni SAR vicino o dentro le dodici miglia delle acque territoriali libiche hanno avuto conseguenze impreviste).
Da ultimo, FRONTEX specifica che Since June 2016, a significant number of boats were intercepted or rescued by NGO vessels without any prior distress call and without official information as to the rescue location. NGO presence and activities close to, and occasionally within, the 12-mile Libyan territorial waters nearly doubled compared with the previous year, totalling 15 NGO assets (14 maritime and 1 aerial). In parallel, the overall number of incidents increased dramatically.
(dal giugno 2016 un significativo numero di barche sono state intercettate o soccorse da navi  ONG senza alcuna preoccupazione, senza precedente avviso (chiamata) e senza dare informazioni ufficiali sulla località di soccorso. La presenza e l'attività delle ONG, vicine ed occasionalmente dentro le acque territoriali libiche, dodici miglia, è quasi raddoppiata rispetto all'anno precedente; per un totale di 15 asset ONG (14 marittime e 1 aereo). Parallelamente, il numero degli incidenti è aumentato drammaticamente).
Ecco il link al rapporto completo ed originale:
E' necessario indagare, e subito. I risvolti di questa situazione sono davvero imprevedibili ed a farne le spese sono sopratutto loro i migranti, vera e propria carne da macello, o, meglio, un business, gestito in modo crudele e senza scrupoli da criminali che "sfruttano" anche la presenza (ingenua o no è tutto da vedere) delle ONG.
Le indagini debbono essere svolte senza ipocrisie inutili e con la gravità del caso, se necessario con l'intervento delle organizzazioni non solo europee ma anche mondiali. 
Nessuno ha il diritto di speculare sul traffico di vite umane.
By Michele Barbera


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