Quando un romanzo è finito, cessa in quello stesso istante di essere "proprio" dell'autore, il libro incomincia a camminare per conto suo. Come una barca va incontro al suo particolare destino, incrocerà i gusti, il piacere dei lettori, finirà in sconosciuti scaffali, a tenere compagnia ed a allietare con qualche ora di lettura chi vorrà sfogliare le sue pagine. Sarà compagno fedele di coloro che lo vorranno custodire e condividere con lui i segreti delle sue pagine.
Il litorale di Furci Siculo |
Ho sempre vissuto con trepidazione questo momento, e, generalmente, la prima presentazione è il varo di quella barca, il battesimo, l'attimo fatale in cui si sciolgono le vele.
Furci Siculo ha ampiamente meritato questo evento, proprio perché il romanzo de La luna scomparsa nasce e si svolge lì, in quest'angolo di Sicilia incastonato tra due torrenti e che digrada dolcemente verso il mare.
Evento che è particolarmente ricco e gratificante perché è prevista la presenza di Domenico Cacopardo, grande scrittore siciliano contemporaneo, appassionatissimo di gialli ed ideatore del personaggio di Italo Agrò. Ad accompagnare Domenico Cacopardo è la prof.ssa Pina D'Alatri, lettrice attenta e raffinata, la persona giusta per incorniciare culturalmente il romanzo.
Né, debbo essere sincero, vi sono state "difficoltà" per il nostro maresciallo Massimo Liberti a trasferirsi dalle maestose ed intriganti cime degli Appennini al dolce litorale jonico per affrontare un mistero che affonda le sue radici nel tempo, sino a scontrarsi con un'inquietante presenza fenicia.
Il maresciallo ha indagato come da solito suo, magari in modo scomodo, spigoloso, ma prendendola sempre con...filosofia.
E poi, mi ha confidato a quattr'occhi, che è rimasto favorevolmente impressionato dalla Sicilia e... dai siciliani.
Che sia la premessa per un nuovo ritorno nella nostra meravigliosa isola?
By Michele Barbera
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