Si sa che ai "pipaioli" piace discettare su tabacchi e miscele. Ecco alcune considerazioni che ho tratto su alcuni tabacchi e da forum a cui ho partecipato.
1) DUNHILL
LONDON MIXTURE: una englishmixture tutto sommata di potenza moderata, ma
eccezionale nel suo aroma leggermente affumicato. Un flavour unico, morbido ed
intenso. La ricetta originale prevedeva una sacra mescolanza di Virginia
stagionati, Tabacchi Turchi, Latakia(qualcuno suggeriva la presenza di
Orientali, ma, si sa, che con i Dunhill è come con la Coca Cola: la ricetta
vera è sempre segreta). Mi ricordo memorabili pipate, specialmente di sera. Non
era stucchevole e fra i tabacchi Dunhill era decisamente quella che preferivo.
Parlo al passato perché da tempo in Italia non riesco più a trovarla
come prima. Anche se, ahimè, è ancora viva nei ricordi. Una
“tuttogiorno” che, però, mi piaceva fumare soprattutto di sera, magari
accompagnata da un bicchierino. Ne ho provato diverse di english, ma nessuna
miscela riesce a darmi la soddisfazione piena della London.
2) RATTRAY’S
HIGH SOCIETY: fra gli aromatici è quello che preferisco. E’ composta da Virginia
chiari e perciò mediamente stagionati, Burley, Kentucky ed un pizzico del
prezioso e speziato LousianaPerique. Il tocco di Perique dà una nota di
profondità all’aroma complessivo che sa di vaniglia, cacao e panettone. Una
miscela che non dispiace al fumatore e neanche a quelli che gli stanno attorno.
L’aroma è costante e persiste sino all’ultimo, non lascia tracce amarognole a
fine fumata nella pipa (come certi danesi o altri impiastri aromatizzati). E’
fatta bene. Per un po’ ho sofferto: sembrava che non lo importassero più. Ora
l’ho ritrovata con piacere sugli scaffali. E’ un tabacco “tuttogiorno” che si
può fumare tranquillamente e che non disturba chi ci sta accanto. Gradevole e
non stucchevole. Prezzo leggermente altino.
3) DAVIDOFF
SCOTTISH MIXTURE: tabacco semplicemente eccezionale, anche se snobbato per la
sua origine ambigua (Davidoff “delega” la fabbricazione agli olandesi della
Orlik). E’ leggera, composta da Virginia, Burley, Kentucky e tabacchi orientali
con un tocco di scotch whisky. Non disturba, non stanca, ha un flavour leggero
e rilassante, non è invadente, non brucia la lingua ed è adattissimo ai
principianti, anche perché ha un taglio grosso e brucia bene e lento. E’ unatuttogiorno
adatto anche a chi non ama i troppo-aromatici e non è fanatico della english
full aroma (per capirci latakiomane). Fra le altre cose ha un buon rapporto
qualità/prezzo (ma non ditelo a quelli dei Monopoli). Anche questa
“tuttogiorno”.
4) SAVINELLI
ARMONIA. Un posto d’onore lo merita anche lui. Un ottimo livello di qualità, è
il tutto-giorno che amo e che non mi stanca mai. “Accuratamente miscelato e
stagionato nell’antica manifattura dell’Ente Tabacchi Italiani”, come recita la
busta, è un aromatico medio e fruttato, che tende, però, al “naturale”,
composto da Virginia chiari, da un Burley marrone e da Kentucky scuro. Le note
di kentucky richiamano sullo sfondo il sapore del sigaro toscano a cui i
piparoli veraci italiani sono affezionati. Ha un aroma gentile, non disturba né
il fumatore, né chi gli sta accanto. Adattissimo anche ai principianti, specie
quelli che hanno masticato (in senso figurato) il sapore del toscano. E’ uno
dei tabacchi che consumo di più. Prezzo buono ed adeguato (fino ad ora).
5) Per
finire una miscela “autoprodotta” che chiamerò “Vecchia Inghilterra”. Non è una
miscela statica, nel senso chei componenti sono variabili a seconda
dell’indole, del gusto, del capriccio (perché no?) del momento. L’importante è
capirci con gli ingredienti, per “guidare” la composizione verso il nostro
gusto.
1/5 di
Latakia: tabacco tipico delle miscele inglesi. Nero, untuoso, viene dalla Siria
(prende il nome della città di Latakia) o da Cipro. E’ affumicato con erbe e
sprigiona un tipico sapore di incenso. Per ora sto utilizzando il Latakia puro
della McConnell che mi pare abbastanza buono. Se Latakia deve essere,Latakia
sia: non utilizzate per la miscela mixtures già combinate. Fumatevele da sole e
non sprecatele in questa miscela. Semplicemente perché non avrebbe senso.
2/5
Trinciato Italia. Vituperato, osannato, usato, abusato, miscelato, consumato.
Il Trinciato Italia, a base di Kentucky nostrano, è forse l’ingrediente più
comune delle miscele. E’ un riempitivo, un ingrediente-base. Lo trovi
dappertutto. Un po’ come la farina di frumento. O come il prezzemolo. Si adatta
a tutto. Assorbe aromi, smussa piccanterie e sdolcinatezze e, oserei dire,
ingentilisce e arrotonda. Ogni tanto piace fumarlo da solo. Nella nostra
miscela va bene per due quinti. Ma se ne mettete di più non succede nulla. Il
Latakia e l’Italia si sposano perfettamente. E, di volta in volta, far vincere
l’uno sull’altro aiuta a cambiare.
2/5 di
Condor Original della Gallaher oppure Virginia Mellow sempre della Gallaher,
oppure… non so. Basta che si tratti di Virginia rossi o scuri, maturati, fermentati,
magari curati a fuoco e tagliati fini. Generalmente si tratta di tabacchi che
fumati da soli “pizzicano” la lingua ed invitano… a smettere con le pipate
troppo profonde o lunghe. Ma nella nostra miscela risultano eccezionali e la
esaltano oltre ogni dire.
Non sono un
fanatico delle miscele “artigianali”. Questa qui la preparo sul momento,
mischiando bene gli ingredienti. Altre volte (per pigrizia, solo per pigrizia)
tendo a prepararne un po’ di più. Allora, per favorire la fusione degli aromi,
mi bagno le dita d’acqua e rimescolo. Dopo la faccio riposare leggermente
pressata in un barattolo di vetro o ceramica a tenuta stagna. Un paio di volte
l’ho spruzzata con qualche goccia di whisky, ma la cosa non mi ha entusiasmato.
Quanto deve riposare? Il tempo giusto per fumarla.
La miscela
finale, comunque, è rotonda, signorile, appagante.
Non è zuccherosa, né cioccolatosa. Non si sentono aromi artificiali ed il
flavour complessivo tende al naturale. Ricorda le più nobili misceli inglesi
ma, secondo me, e scusate la presunzione, ha più personalità. Non fa “puzza” ed
è gradita pure a chi vi sta intorno: gli zuccheri del Virginia tendono ad
emettere effluvi dolci che stemperano l’incenso del Latakia e la puzza di
stallatico tipica del kentucky. Anche se non è una tuttogiorno (specialmente se
“caricate” con il latakia), debbo essere sincero e confessare di averla fumata
ininterrottamente da mattina a sera in più d’una occasione senza pentirmene e
senza stufarmene.
Ah
dimenticavo!Un mio amico, a cui improvvidamente ho fornito la superiore
ricetta, l’ha personalizzata buttandoci dentro un mezzo toscano sbriciolato.
Secondo me l’ha fatto solo per invidia. Il toscano non sprecatelo. Semmai
fumatevelo da solo. Per la miscela, quanto a kentucky basta ed avanza l’Italia.
Qualche altro ha buttato nella miscela un pizzico di “orientali”, con un
risultato (spero per lui) buono. Rimango diffidente, ma, si sa, de gustibus…
Michele Barbera