venerdì 17 dicembre 2010

LIBERTA' PER LE INFORMAZIONI SUL WEB

Non posso accettare l'atteggiamento degli Stati Uniti sul caso "ASSANGE". E' assurdo che loro stessi si divertano a spiare gli altri, a inviare rapporti informativi al limite dell'insulto e della "carognata" e poi, invece, censurano o - peggio ancora - tentano di incriminare un soggetto sol perchè ha dato diffusione a dati che, evidentemente, di riservato hanno ben poco.
E' ancora peggio se leggo che i magistrati americani stanno cercando il modo per incriminare ASSANGE. Da avvocato sono stato abituato che non può esistere contestazione di un delitto che prima non sia preceduta da una legge che qualifichi il delitto stesso. Tutto il resto diventa arbitrio e dispotismo.

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