mercoledì 26 agosto 2015

LETTURE E RECENSIONI: LA RAGAZZA DI PIETRA DI BRIAN FREEMAN


La scuola americana di thriller ha offerto ed offre ai suoi milioni di lettori grandi maestri. Uno di questi è senz’altro Brian Freeman, che ho letto nella gradevole e stimolante traduzione di Alfredo Colitto. 
“La ragazza di pietra” è un romanzo che alimenta la tensione narrativa pagina dopo pagina. Freeman riesce a comunicare al lettore l’adrenalina per seguire la storia da vicino, immergersi in essa e diventarne parte. Il personaggio di Jonathan Stride, detective, nel romanzo è impegnato una serie di misteriosi omicidi in qualche modo legati al personaggio inquietante di una prostituta ragazzina. Tra le pagine è un rincorrersi fitto di passato e presente, in cui il destino rimescola le carte più e più volte, tra ricordi amari e colpe inconfessate che nascondono terribili violenze e atti di disumana giustizia. Moderno, attualissimo, il tema narrante è avvolto in una trama fitta ed articolata, come è giusto che sia. Nelle complicanze narrative si integrano scene noir di pura violenza, ad altri fotogrammi in cui a prendere il sopravvento (ma non troppo) sono i sentimenti, con un fil rouge di sensualità che è dosata come una sapiente spezia esotica in tutte le sfumature (grigie e no).
Le pagine volano e la traduzione di Colitto rende molto allo stile shortcut, spezzettato, a volte nevrotico, in cui i passaggi tra un’azione e l’altra sono rapidi e scorrono e si succedono l'un l'altro come set cinematografici, con la narrazione che avanza inesorabilmente, senza lasciare troppo al lettore da riflettere. Da leggere per gli amanti del genere.
By Michele Barbera

mercoledì 19 agosto 2015

COLPE APPARENTI: IL TRAILER


Il trailer di COLPE APPARENTI, nel mistero dei Boschi degli Appenini!
By Michele Barbera

COLPE APPARENTI: IL NUOVO GIALLO CON IL MARESCIALLO MASSIMO LIBERTI


Dalla quarta di copertina:

Nessun delitto, nessun colpevole. Ma per il giovane maresciallo Massimo Liberti, colpevoli in questa intricata vicenda ve ne sono fin troppi. Attorno al misterioso ritrovamento del cadavere di una giovane e bellissima donna assassinata, si svolge un fitto gioco di ruoli dove ciascuno dei protagonisti facilmente passa dall’essere colpevole a vittima.
Nell’intricato labirinto di segreti inconfessati e doppie vite latenti, l’indagine del maresciallo scopre identità nascoste, cadaveri occultati, omicidi di convenienza, pulsioni irresistibili e fatali. Non vi è limite a quello che può accadere nella brumosa provincia degli Appennini, in un arroccato paesino “che guarda all’uno e l’altro mare”. Fino alla bruciante ed indesiderata verità che porrà nel dubbio anche i sentimenti più profondi ed il senso del dovere di chi deve indagare.
Un avvincente romanzo giallo a tinte noir, colto e raffinato, che ripropone ai lettori la figura del maresciallo Liberti, laureato in filosofia e “prestato” all’arte di investigare.


DA CONTROVOCE (periodico on line):

Il maresciallo Liberti, alla seconda comparsa negli scaffali delle librerie, dopo una prima indagine pubblicata con Mondadori, si propone ai lettori con “Colpe apparenti” per i tipi di Aulino Editore, un romanzo con una trama incalzante, avvincente ed appassionata, che già nel titolo evoca atmosfere intriganti e misteriose. Il maresciallo Liberti è giovane, impulsivo, ma anche tremendamente riflessivo. Per certi aspetti ricorda un Dylan Dog con la divisa, ma nel suo modus operandi è facile scorgere tratti di Maigret e di razionalismo deduttivo alla Sherlock Holmes. Il maresciallo soffre, riflette, sbaglia. E’ capace di intuizioni illuminanti, ma anche di dubbi amletici. Solo una testarda tenacia lo tiene sulla pista del colpevole che riesce ad afferrare  all’ultimo momento, prima che sia troppo tardi. In “Colpe apparenti” il maresciallo filosofo si addentrerà in una indagine che, sin dall’inizio, appare dai contorni confusi, quasi annegati in quella nebbia che dai boschi degli  Appennini scende sino a valle inghiottendo ogni cosa come un magma apocalittico ed inquietante. Attorno al misterioso ritrovamento del cadavere di una donna, giovane e bellissima, si concentreranno le indagini articolate e coinvolgenti dei carabinieri di Liberti. Pian piano, mentre le pagine volano ed i crimini assumono risvolti sempre più inquietanti, grazie alla sagacia di chi investiga, si ricompone un puzzle scombinato in cui sembrano sempre mancare dei pezzi. A guidare il maresciallo ed i suoi collaboratori mille tracce e mille indizi che si intrecciano le une con gli altri, mentre i ruoli di vittima e carnefice si confondono e sovrappongono, sino ad un sorprendente e per nulla scontato finale, carico di suspense e di drammaticità. Lo stile di Barbera è raffinato, scorrevole ma anche graffiante, permeato da una vena umoristica che alleggerisce la tensione narrativa, piacevolmente intriso di quei riferimenti filosofici che rappresentano per il maresciallo una sorta di “scuola di vita” ed un rifugio nei momenti difficili. Un giallo che ha tutti gli ingredienti per diventare un “classico” del genere e fa venir voglia di leggere ancora, di seguire Massimo Liberti e la scia fumosa del suo mezzo toscano, mentre percorre le strade impervie dei boschi dell’Appennino o chissà dove altro lo condurranno i suoi casi misteriosi. L’autore ci ha già dato prova delle sue doti di narratore capace con le sue precedenti opere e “Colpe apparenti” ne rappresenta la gradita conferma. Un libro da leggere assolutamente, anche per i non appassionati del genere.



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By Michele Barbera