lunedì 29 dicembre 2014

IL PIACERE DI LEGGERE: MANUEL VAZQUEZ MONTALBAN “IL CENTRAVANTI E’ STATO ASSASSINATO VERSO SERA”


Ho approfittato delle vacanze natalizie per concedermi un gustosissimo libro di Montalban, forse non uno dei più famosi, ma di sicuro un potente affresco sull’investigatore gastronomo Pepe Carvalho, un personaggio oggi fra i più noti nella storia del romanzo poliziesco. Non per nulla, per dichiarata ammissione dello stesso Camilleri, il Montalbano nostrano è un omaggio diretto allo scrittore spagnolo e di Pepe eredita, oltre che alcuni evidenti tratti caratteriali, la passione generosa per le squisitezze gastronomiche. Il romanzo parte da una lettera anonima indirizzata ad una delle squadre sportive più note di Barcellona. Si annuncia l'uccisione di un centravanti. Attorno a tale minaccia viene imbastita un'indagine in cui Pepe diventa, suo malgrado, involontario protagonista. 
Ne “Il centravanti è stato assassinato verso sera” le regole classiche del “giallo” (quelle di Van Dyne per intenderci) sono destrutturate: il libro va avanti quasi per due terzi senza che vi sia l’ombra del morto, poi il morto c’è, ma è quello sbagliato. Ed alla fine pare che in galera ci finisca proprio chi non ci doveva finire. Basta, sto dicendo troppo. Ma parlare di regole nel “giallo” di Montalban è qualcosa di riduttivo. Esistono non-so-quante sfumature di giallo. Il bello di ogni buon giallista è che i colori, che sono sempre uguali, vengono a mescolarsi in nuances ogni volta nuove e soggettivissime. In Montalban le atmosfere spagnole (e non solo) sono tratteggiate superbamente, con pennellate forti che non lasciano scampo a mezze misure. E Pepe Carvalho, questo investigatore un po’ buio, a tratti densamente noir e disincantato dalla vita, non si aspetta nulla né dal prossimo né dal destino. A rimetterlo in pace con se stesso basta un succulento piatto ed un buon bicchiere di vino rosso, magari gustati in dolce compagnia. Tutto il resto, come direbbe Califano, è noia. Montalban proprio per questi gialli “destrutturati”, ha fatto storcere il naso a molti, così per i suoi squarci (spietati) della società post-franchista. Ma tutto questo non intacca il piacere di leggerlo. Del resto, a dimostrazione del fatto che il giallo è bello perché è vario, si racconta che uno dei più seriosi giallisti statunitensi richiesto del titolo del romanzo giallo che aveva letto e che gli era piaciuto di più, indicò il libro e rispose candidamente  “perché era quello che mi ha fatto ridere di più”.

By Michele Barbera 

giovedì 25 dicembre 2014

ISTRUZIONI PER UN... NATALE DIVERSO (MA SEMPRE BUONO)


Infervorati dalle Feste, ottimisticamente orientati a pensare un futuro migliore, siamo immersi nel Natale con la voglia di scacciare via l'opprimente aria che ha appesantito la vita sociale degli ultimi anni. Le buone vecchie tradizioni, l'immancabile spirito natalizio, gli auguri su Facebook. E via ancora con i giochi a carte, le uscite con gli amici, lo stare insieme scaccia-pensieri. Via da ultimo le diete, i pensieri tristi, i film cattivi. 
Cosa volete di più dalla vita?
I più fortunati andranno via qualche giorno in mete più o meno esotiche, ma sempre con il fascino del viaggio a Capodanno che porta sempre bene. 
Auguri, auguri, auguri...
Ma fermiamoci un momento. Giusto un momentino e guardiamoci allo specchio. Fate una scommessa con voi stessi: sorprendetevi per questo Natale a fare qualcosa di diverso, di speciale che non avete mai fatto. 
Per carità nulla di eccezionale. Nessuno vi sta chiedendo di scalare l'Everest o di sorvolare il Polo Nord con un pallone alla ricerca della Fabbrica dei Folletti. 
Qualcosa di più semplice, di più quotidiano, di più vicino. 
Quella visita a quella persona. Sgombero dello stanzino-ripostiglio. Una serata a casa senza televisore acceso a discutere con vostra moglie o con il vostro compagno o semplicemente con voi stessi. Preparare un dolce strano. Chiarire con quel vostro collega quel problemino che si trascina da tanto, troppo tempo. Leggere quel libro che da mesi staziona sul comodino. E tutto quello che la vostra fantasia (o la vostra coscienza) vi suggerirà. 
Natale non è sempre uguale. Ogni anno è diverso. Rendiamolo anche noi diverso. Con un tocco personale ( e non mi riferisco al trucco o al taglio di capelli). 
Saluti, 
By Michele Barbera

mercoledì 24 dicembre 2014

IL RISVEGLIO DELL'AMERICA ED IL SONNO DELL'EUROPA (NON PARLIAMO DELL'ITALIA): LA RIPRESA ED IL LETARGO



America is back, proclama ad alta voce Obama. Gli americani, però, a quanto sembra non se ne sono ancora accorti, ma i numeri dati dagli onnipotenti istituti di statistica danno ragione al presidente. Preoccupa il dato, secondo cui, negli ultimi dieci anni i ricchi in America hanno settuplicato i loro patrimoni ed i poveri sono diventati sempre più poveri. La middle class, quella che da noi era la “media borghesia” si va sempre più restringendo. Insomma, negli Stati Uniti o si è ricchi o si è poveri, con spazi sempre più esigui per la gente “di mezzo”. Eppure è innegabile che Obama ha fatto riforme sociali incisive, ad esempio sulla sanità, oltre a dare una svolta social alla politica economica in un tentativo (probabilmente mal riuscito) di restringere la forbice sociale. Niente da fare. Negli States l'unico a comandare è sempre e comunque il buon vecchio dollaro ed i Paperoni dei patrimoni milionari. Per le riforme sociali ci sarà comunque tempo e gli americani potranno sempre sperare nella generosità del Bill Gates di turno che filantropicamente elargirà una infinitesima parte del suo patrimonio per costruire l'ospedale nella sperduta cittadina del deserto. L'augurio che possiamo fare ai nostri cugini di oltre oceano è che il tutto non si risolva nell'ennesimo inghippo statistico, secondo cui – come diceva Bukowski – un tizio con la testa nel forno ed i piedi nel congelatore anziché urlare di dolore statisticamente sta bene.
Ma se l'America eppur si muove, l'Europa e l'Italia sono ancora impantanate nelle paludose melme di una crisi che non se ne vuole andare. Ancora non si è capito che l'Europa in sé non esiste. Ci sono una trentina di Stati che vivono ognuno per i fatti suoi, in cui ognuno decide le tasse che deve applicare ai cittadini, quanto deve costare la produzione di un tavolino, in cui i tenori di vita sono indici disorganizzati del disagio sociale. Senza un'armonizzazione fiscale seria, senza – cioè – regole del gioco uguali per tutti in questo carnevale politico che è l'Europa non c'è alcuna buona base di partenza per l'unione europea. Ed in questo il tanto vituperato piccolo “euro” non c'entra per  nulla. Infatti, come ben sanno i saggi dell'economia, può esistere uno Stato senza moneta, ma non una moneta senza Stato. E nel caso dell'euro lo stato non esiste, anzi, forse ne esistono troppi. Lo sviluppo sociale dell'Europa, se proprio dobbiamo parlarne, passa per forza attraverso una riforma organica della legislazione sociale e dell'armonizzazione fiscale per dare chiarezza ed uguaglianza a tutti gli Europei. Le regole debbono essere chiare e uguali per tutti. Altrimenti non ci sarà mai un'Europa unita e, sopratutto, unica.
Oggi, invece, gli Stati debbono tirare la carretta, guardandosi in cagnesco e cercando di primeggiare inutilmente. In Italia siamo sempre legati alla vecchia concezione gattopardesca, secondo cui quando c'è una crisi bisogna fare una “riforma”: basta che cambi qualcosa per non cambiare nulla. Un politico nostro contemporaneo diceva amaramente che in Italia ogni riforma si conclude con l'aumento delle tasse.
I fatti sembrano dargli ragione. Gli italiani hanno paura del fisco. Di investire. Di consumare. E questa fobia è purtroppo figlia di una realtà di disorientamento fiscale e di ritorsione statale. Il popolo italiano è il più tartassato d'Europa dal punti di vista fiscale ed il paradosso si raggiunge con quel commerciante che, in un'intervista, si dichiara costretto a vendere “in nero” per avere i soldi per pagare le tasse.
Continuiamo così ed andremo a sbattere sul serio.

By Michele

lunedì 15 dicembre 2014

PREMIO INTERNAZIONALE SICILIA PER "IL TESTAMENTO DI VANTO'": L'ASSOCIAZIONE EMPEDOCLE HA SCELTO MENFI PER LA LOCATION





Associazione studi giuridici e sociali Empedocle

Premio Internazionale Sicilia Sezione letteraria 2014

Comunicato Stampa
 Il prestigioso Centro Studi Empedocle di Palermo ha deciso di conferire 
il Premio Internazionale “Sicilia”,
che è destinato a personalità che hanno dedicato la propria vita alla promozione specifica 
dell’arte e della cultura di Sicilia a:

• avv. Michele Barbera per il libro “Il testamento di Vantò”
• 
prof. Ignazio Emanuele Buttitta per il libro “Continuità delle forme e mutamento dei sensi. Ricerche e analisi sul simbolismo rituale”
• dott. Davide Camarrone per il libro “Lampaduza” 
• prof. Vito Ferrantelli per il libro “ 'Nall’Arte”
• prof. Renato Malta per il libro “Cercavano la luce. Storia sanitaria delle zolfare di Sicilia”
• prof. ssa Elita Romano per il libro “Una sola storia”

•prof. Enzo Randazzo e prof.ssa Gisella Mondino per il romanzo "Sicilia-my Love" 
La cerimonia di consegna si terrà domenica 14 dicembre p.v. alle ore 17,00 presso il Relais Casa Mirabile di Menfi. 
                                                                              Avv. Enea Romolo Cipolla - Presidente
Associazione Studi Sociali e Giuridici Empedocle Via Principe di Granatelli n. 37 - 90139 – Palermo
Tel./fax0916127234
info@associazionestudiempedocle.it
• http://webmail.associazionestudiempedocle.it/


Grande l'orgoglio e la commozione per avere ottenuto il Premio Internazionale Sicilia e partecipato alla bellissima cerimonia,
Il Prof. Gioacchino Lavanco
magistralmente condotta dal Prof. Gioacchino Lavanco, docente di Psicologia delle Comunità all'Università di Palermo, che con simpatica verve ed eccellente professionalità ha saputo condurre i lavori, mantenendo viva l'attenzione della sala gremitissima. Orgoglio anche perché l'Associazione Empedocle ha scelto come location della manifestazione di respiro internazionale Menfi. Ottima l'accoglienza al Relais Casa Mirabile, il cui staff ha saputo accogliere con garbo, cortesia e grande spirito di ospitalità gli intervenuti.

Il Relais Casa Mirabile 

Un saluto ed un ringraziamento al Presidente Avv. Enea Cipolla, all' On.le Michele Cimino,
L'on.le Michele Cimino
attento partecipe dei lavori e promotore personale di una biblioteca di oltre quattromila volumi che ha messo a disposizione del pubblico, ed a tutti i membri dell'Associazione Empedocle (un saluto a Giovanni Galizia) che da anni si distingue sul territorio per il patrocinio di iniziative d'eccellenza per la promozione della cultura siciliana ed il progresso sociale delle fasce più disagiate, in un encomiabile ed invidiabile connubio tra solidarietà e cultura. Forte e chiaro il messaggio per la promozione della Sicilia "migliore", radicata su valori forti, capace di iniziative di grande entusiasmo e passione, che non si arrende alla difficoltà e che si segnala nel mondo per la sua creatività e la sua intraprendenza. 
Ho avuto, infine, la fortuna di condividere la gioia per la ricezione del premio con personalità di spessore assai maggiore del mio in campo culturale e di chiara rilevanza anche sul piano sociale. Essere accanto a loro, ascoltare i loro interventi preziosi mi ha sicuramente arricchito dal punto di vista dell'esperienza, e mi ha confermato la Sicilia come terra fertile per i buoni valori e la buona cultura.
By Michele Barbera